Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, i (carissimi) riti della movida

Fonte: L'Unione Sarda
27 agosto 2010


Fino a duecento euro il costo complessivo di una serata “trendy”

A Cagliari servono duecento euro per trascorrere una serata fuori facendo tappa nei locali di moda. I riti iniziano con l'aperitivo “happy hour”.
Il più è fatto: finalmente, dopo un pressing spietato, la ragazza ha accettato l'invito a uscire. Un giorno speciale. Un giorno nel quale le finanze vengono messe a dura prova. Se tutto va bene, a Cagliari partono circa 200 euro (praticamente 15 giorni di lavoro per un operatore di call center). Certo, si potrebbe anche spendere qualche euro in meno. Ma, se si vuole fare colpo, tutte le tappe della movida diventano indispensabili.
IL PRESERATA Appuntamento alle 19,30, c'è da onorare il rito dell'aperitivo. Evento milanese, è stato portato a Cagliari da Sax by Marcella ma poi si è diffuso in tutti i locali con pretese “fighette”. Nonostante tante varianti (il Beergarden propone l'aperisardo, il Kubrick l'aperifrutta), la formula è sempre la stessa: si paga per bere e si pilucca il cibo proposto a buffet. La forbice dei prezzi non è molto larga: si va dai 6 ai 10 euro (sempre che non si chieda un vino particolarmente pregiato).
LA CENA Magari l'aperitivo può anche tornare utile: se la ragazza ha già mangiato, potrebbe accontentarsi di una portata anziché di una cena completa. Non che ci sia da risparmiare più di tanto: il prezzo medio di un primo è di 10 euro, di un secondo dignitoso (non si parla, dunque, di hamburger o spiedini) è di 15 euro. Cifre alle quali bisogna aggiungere una bottiglia di vino: un carignano senza grosse pretese non costa meno di 15 euro. E poi, dai, magari il dolce è buono: altri 5, 6 euro. Alternativa pizza? Si risparmia un po' ma neanche tanto perché si finisce con il prendere anche le patatine fritte e, anche in questo caso, il dolce. Nella migliore delle ipotesi se ne vanno 20 euro.
IL PREDISCO La serata è appena iniziata e sono già partiti quasi 100 euro (60 nella variante pizza). Ma, alle 11, non si può ancora andare in discoteca. Un drink in qualche locale trendy. Il distillato non costa meno di 4 euro (ma si arriva anche 6, 7) ma le ragazze, si sa, non amano i superalcolici (ci si salva se ama il Montenegro). Un mojito, una caipiroska alla fragola, un daiquiri frozen? Si va da un minino di 6 a 9, 10 euro. Se non altro, il tempo a disposizione non è tantissimo (e non si può neanche bere tanto perché c'è lo spettro dell'etilometro).
GLI SPOSTAMENTI È ora di andare a ballare. Ma dove? Un problema mica da poco. In città c'è soltanto il Lido , altrimenti c'è il Buddha beach , a Stella di mare 2 (cioè a circa 25 chilometri dal centro di Cagliari). In fondo, si potrebbe anche fare finta di non spendere per la benzina. Ma le discoteche più frequentate sono ancora più lontane: a una quarantina di chilometri (lo Tsunami e il Grace K a Santa Margherita), a una cinquantina (lo Sciabecco a Villasimius), a una sessantina (il Fuoriluna a Chia). Un centinaio di chilometri almeno (se si contano anche gli spostamenti in città): una Smart, secondo la casa, consuma 5 litri ogni cento chilometri; molti esperti, invece, parlando di un consumo reale di 6,6 litri. Con la benzina a 1,4 euro (di media), sono quasi 10 euro di spesa.
LA DISCOTECA E finalmente si arriva in discoteca. Dove, se ci si presenta dopo l'1,30 o senza invito, non si ha neanche diritto alla riduzione. Di sabato allo Sciabecco , per esempio, l'ingresso uomo con un drink costa 18 euro, quello donna 15 (12 con la riduzione). E, in una sera d'estate, non ci si può limitare all'unica consumazione compresa nel biglietto. Un altro cocktail? Altri 10 euro. A quel punto, la colazione post disco (intorno ai 3 euro) diventa quasi un'inezia.
MARCELLO COCCO

27/08/2010