Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Centrodestra, si va verso le primarie?

Fonte: L'Unione Sarda
24 agosto 2010

Comune. Partiti già proiettati alle elezioni del 2011, si attende la riorganizzazione del partito di maggioranza relativa

Il sindaco: «Niente nomi, prima parliamo di programmi»
Le manovre per le Comunali del 2011 sono iniziate e il centrodestra, stretto tra le trattative per il rimpasto nella giunta regionale e il rinnovo del coordinamento del Pdl, si interroga sul futuro.
La sconfitta alle ultime elezioni provinciali brucia ancora. Qualcuno assicura che la lezione è stata recepita e gli errori non si ripeteranno, altri denunciano che la rotta intrapresa in queste ultime settimane possa portare a un nuovo suicidio politico. Le grandi manovre per le Comunali del 2011 sono iniziate da tempo e il centrodestra cagliaritano, stretto tra le trattative per il rimpasto nella giunta regionale e il rinnovo del coordinamento del Pdl, si interroga sul futuro prossimo.
Tutti, ufficialmente, parlano di programmi. Ma la vera partita è sui nomi, sostanzialmente su quello del candidato alla successione del sindaco Emilio Floris . E il primo a mettere le cose in chiaro, nel suo stile e senza troppi giri di parole, è il consigliere regionale iglesiente Giorgio Oppi , dominus incontrastato dell'Udc sardo: «Chi sarà il candidato della coalizione? Questo non lo so. Ma di una cosa sono certo: non sarà espresso dal Pdl». E chi lo dice? «Io. Non basta?». Scherzi a parte, l'ex (ma forse anche futuro) assessore regionale a Sanità e Ambiente cerca di motivare politicamente una presa di posizione così netta: «Nelle elezioni dello scorso giugno, in alcuni casi perse proprio a causa delle divisioni nel partito di maggioranza relativa, loro hanno fatto da assi pigliatutto: hanno espresso i candidati alla presidenza della Provincia e ai comuni di Quartu, Quartucciu e Sestu. Ora, siccome è chiaro che in Sardegna non governa un monocolore Pdl, a Cagliari toccherà a uno dei partiti minori. O cosiddetti tali». E tra questi, naturalmente, un ruolo di riguardo spetterebbe all'Udc. «Non dico questo, anche se avremmo da proporre persone valide e giovani come l'assessore Paolo Carta - conclude Oppi - ma, sul tavolo, al momento, c'è un solo nome forte. Ed è quello del leader riformatore Massimo Fantola . A noi lui andrebbe benissimo».
Un discorso molto simile lo fa l'ex presidente della giunta regionale Mario Floris , leader dell'Uds, formazione che in città conta qualcosa: «Credo che la chiave di volta sia rappresentata dal recupero di una compattezza vera all'interno della giunta Cappellacci e in Consiglio - chiarisce - perché le divisioni delle Provinciali sono state figlie di rapporti mai chiariti anzitutto all'interno del Pdl». Partendo da questo assunto Floris si dice favorevole a ipotesi alternative, con una valorizzazione dei partiti che compongono l'alleanza autonomistica e sardista al governo in Regione: «Credo che quella di Fantola sia una candidatura spendibile, la migliore fra quelle fin qui in campo - conclude - ma sono anche convinto che non ci si può dividere. Bisogna avviare un percorso di condivisione con gli amici del partito di maggioranza relativa, trovando la soluzione migliore di concerto con loro».
Il deputato Salvatore Cicu (da sempre in stretti rapporti con l'assessore Giuseppe Farris , al quale fa riferimento la lista civica “Lavoro&Quartieri”) richiama tutti a uno spirito di unità: «Oggi più che mai c'è la necessità di dare un segnale preciso e trasparente, che metta al centro gli interessi della comunità piuttosto che dei partiti e dei singoli - chiarisce - qualunque candidato venga scelto non potrà prescindere dalla continuità con il lavoro del sindaco Floris. Va poi recuperato il valore della coalizione: serve il rispetto delle regole, facendo tesoro della brutta esperienza delle recenti Provinciali». Chi può essere il candidato migliore? «Facile: uno che sappia non solo vincere ma anche ben governare. Ma non è il momento di fare nomi».
Prudente, come è nella sua natura, il sindaco uscente Emilio Floris , che è anche coordinatore cittadino del Pdl: «I nomi che circolano sui giornali e l'attribuzione di mie presunte preferenze personali lasciano il tempo che trovano e spesso vengono declinati ad arte, per seminare zizzania - chiarisce - io ripeto e ripeterò sempre che si deve partire dal programma e dalla continuità con l'attuale giunta comunale, aggiungendo un pizzico di innovazione ed entusiasmo, che sono certo il candidato saprà portare». Progetti e problemi sono sempre gli stessi: Cagliari capitale del Mediterraneo, il caos Tuvixeddu, la valorizzazione delle zone di Molentargius e Santa Gilla, la trasformazione di Sant'Elia, infrastrutture e servizi: «Occorrerà continuare a lavorare per far diventare Cagliari città di servizio per l'intera Isola, ospitale nei confronti dei suoi residenti, di chi viene a lavorare e dei turisti. Suggerirò al mio successore (o quantomeno a chi si candiderà a diventarlo) lo slogan che già io utilizzai nel dopo-Delogu: Per continuare e per migliorare ». Il candidato? «Niente nomi: uno (o una, riferito al dirigente comunale Ada Lai ) con tanta passione e idee».
Per il coordinatore provinciale Ignazio Artizzu , consigliere regionale indicato come futuro assessore, «quello che è successo alle Provinciali deve servirci di lezione. Il migliore antidoto per evitare nuove spaccature è quello di evitare fughe in avanti personalistiche, di singoli o partiti. Prima di fare nomi occorre capire cosa vogliamo fare di Cagliari: è giusta la visione del sindaco Floris, che ha lavorato per fare di Cagliari una capitale del Mediterraneo».
Il senatore Piergiorgio Massidda non ci sta a passare per guastafeste: «Qualcuno si ostina a non fare l'esame di coscienza e a riversare su di me la responsabilità di quanto accaduto due mesi e mezzo fa, quando il centrodestra ha regalato una provincia sicura a Milia - attacca - io al presidente Berlusconi ho ribadito in questi giorni di pretendere una democratizzazione del partito e delle scelte anche a livello locale. Questo significa, ad esempio, far confrontare tra loro candidati di grande autorevolezza in elezioni primarie di coalizione. Se questo accadesse io non sarei della partita. Ma se, invece, qualcuno dall'alto cercasse di far passare scelte verticistiche e contrarie al buon senso non potrei far altro che ripetere l'esperienza delle ultime Provinciali. E con me avrei almeno otto liste».
Michele Cossa , segretario regionale dei Riformatori, si dice d'accordo con Massidda: «La scelta del candidato a sindaco di Cagliari non può che arrivare dai cittadini, non è il tempo di fare scelte che vengano assunte nelle segrete stanze dei partiti. Per questo l'idea delle primarie non la respingiamo a priori, anche se siamo convinti che il nome di Massimo Fantola sia di gran lunga quello più autorevole».
ANTHONY MURONI

24/08/2010