Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stampace 2010, da Benito a Jonathan

Fonte: L'Unione Sarda
23 agosto 2010

Negli anni '50 erano in voga i classici, oggi spopolano quelli dei divi dello star-system

I nomi dei cagliaritani influenzati da mode, tv e internet
All'ufficio anagrafe di via Sonnino se ne sente di ogni colore. E fioccano i binomi improbabili, come Meredith Puddu o Sharon Cuccureddu.
Dal fascismo al televisore. Dalla prima guerra mondiale, alle interminabili dinastie dei telefilm americani. Ogni epoca ha i suoi nomi, strani, bizzarri, assurdi.
L'ERA FACEBOOK Cosa che succede puntualmente anche oggi. Nel 2010 le teenager cagliaritane sono figlie dell'era globale, ragazze concepite e poi cullate in piena rivoluzione Facebook, con il satellite che fa girare il mondo, mentre lo zapping sfrenato ti porta a New York, Iran, Giappone, in un attimo. E così capita che Aurora Michelle chieda l'amicizia a Hemma Angelina. I tempi cambiano, ma quell'irresistibile vezzo da genitori influenzati dall'epoca, no. Nomi internazionali, cognomi sardi. Per un binomio che qualche volta stride, strappando un sorriso e gomitate ai compagni di scuola, mentre l'appello scorre dalla A di Arisci, alla Z di Zurru.
BINOMI IMPROBABILI Che dire quando Jonathan fa il paio con Pischedda e Brandon con Piras? O Christopher Frank Giuseppe con Cuccureddu? Fra i figli di Cagliari, sessant'anni dopo Mussolini, non mancano le influenze multietniche. Verissimo. Ma molti altri genitori non hanno desistito, pur essendo sardi fino dal primo ramo dell'albero genealogico, a un tocco esterofilo. Così in tantissimi hanno chiamato i pargoli con nomi che sono lo specchio dei tempi. Appunto. Andati quelli in cui Benito (Lussu) giocava a pincareddu con Romano (Cuccureddu), dopo venti lustri, stesso quartiere di Stampace alta, sono arrivate le sorelline Puddu, Pamela con Edvige. Fascismo prima, soap opera poi. Dalla dinastia di tziu Peppinu, che correva col cuore in gola dal San Giovanni di Dio all'ufficio del Comune, per non scontentare il Duce; a quella di zia Giovanna, incollata sul divano davanti alla tv, coi bigodini in testa. Appena la sigla della puntata 105 di Dallas scorreva mollava piatti e marito, pur di sapere se la moglie di Bobby (Lewis) avrebbe fatto pace con Suellen. Una passione che poi puntualmente riemergeva davanti all'ufficiale dell'anagrafe.
GLI ANNI '70-'80 All'epoca della minigonna, dei capelli cotonati con un tocco di spazzola e lacca, succedeva invece che zio Carletto sfuggisse dal letto in canottiera bianca, quatto quatto, dopo le 23: birretta, accompagnata da un'altra bionda, da fumare, e via a guardare la boccaccesca poliziotta Fenech, della squadra buon costume. Così ecco spuntare le Edvige. Prima, negli anni Cinquanta e Sessanta, fra i compagni delle elementari di Is Mirrionis c'erano Eolo, Ulisse e Achille. Nomi leggendari, insieme a quelli biblici che non passeranno mai.
I NOMI DI OGGI Cagliari, oggi. La Bibbia moderna dei nomi, segue l'era internettiana e si adegua ai movimenti del mouse. Poi non importa se il cognome è Mureddu, Pillonca, Pubusinu, Scasseddu, Culungioni o Culigioni. Mamma e papà, navigando in Rete, o, chissà, influenzati da Hollywood, hanno scelto Jean Claude, Karolaine, Nicholas o Nicholas Thomas. All'anagrafe di via Sonnino qualcuno ha scelto Sharon (Stone?), Sophie Yoko (Lennon?), Meredith (Kercher?), Alice Natasha (Stefanenko?). Ma c'è anche Richard (Gere?), Angela Stella Alexys (Bledel? attrice americana serie televisiva “Una mamma per amica”). E ancora: Emanuela Gwen (Stefani?). Fino a Daniele Lucius (Malfoy? vedi Harry Potter). E ancora Federico Matisse (famoso pittore, ma è il cognome), Federica Frine (dal titolo di un film del '53? Regia di Mario Bonnard). Dulcis in fundo Febe, quasi a ricordare la pronuncia del nome di una protagonista di Beautiful.
GENERAZIONE INTERNET I giovanissimi che s'incontrano in piazza del Carmine, inviano mms, non sanno neanche cosa sia il cubo di Rubik. Ma sulla carta d'identità hanno spesso impressa la smania di una società che per scegliere il nome del proprio erede guarda ancora dalla finestra. Anche se, di questi tempi, basta un clic per chiuderla.
ILENIA MURA

22/08/2010