Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In spiaggia una catena umana contro il nucleare

Fonte: L'Unione Sarda
23 agosto 2010

Poetto. Ieri la prima iniziativa del comitato in vista del referendum regionale


È stato il primo flash mob a tema politico quello promosso dal comitato “Vota sì contro il nucleare in Sardegna” che si è svolto ieri mattina nella spiaggia del Poetto. Come prevede il tipo di manifestazione, gli organizzatori - senza alcun preavviso, tranne lo scambio di sms e mail - hanno invitato i bagnanti a formare una catena umana lungo il bagnasciuga per dare un segnale contro la costruzione delle centrali nell'isola e contro l'arrivo delle scorie.
Megafono, bandiere, palloncini colorati e volantini: con queste armi i promotori hanno convinto i bagnanti che affollavano la prima fermata della spiaggia cittadina a tenere la mano del vicino per alcuni minuti. Per la soddisfazione degli ideatori oltre duecento persone hanno risposto all'invito, e hanno terminato la seppur breve azione con un lungo applauso che ha coinvolto anche quelli che non hanno partecipato per restare al fresco - per modo di dire - dell'ombrellone e dell'acqua.
Il comitato, nato in vista dell'appuntamento referendario che vedrà la Sardegna prima regione in Italia ad esprimersi sul nucleare, vuole sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo un tema - quello dell'energia - sul quale tutti i paesi del mondo sono stati chiamati a confrontarsi in questi anni. Simone Spiga - dirigente provinciale del Pdl nonché uno dei più attivi tra gli organizzatori - ha voluto rimarcare la trasversalità politica del comitato, che «ha al suo interno persone di ogni partito, da destra a sinistra nessuno escluso».
Questo per dimostrare che «la battaglia per un'energia pulita e sicura coinvolge tutti senza distinzioni di alcun genere». Presente anche Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione uno di Cagliari e dirigente del Pd, che spiega come la «Sardegna produca già una quantità di energia che la rende autosufficiente. Dunque perché non sfruttare ciò che già abbiamo come il sole, il vento e l'acqua, più sicuri e meno nocivi?».
DANIELE GAMBERINI