Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piazza Maxia, scontro sulla nuova gara

Fonte: L'Unione Sarda
23 agosto 2010

La ditta che ha eseguito i lavori chiede al Comune di bloccare il bando da 200 mila euro

Denuncia dell'impresa: «Procedura d'appalto illegittima»
I lavori per il completamento del restyling di piazza Maxia dovrebbero essere assegnati entro la fine del mese di agosto.
Le ruspe e gli operai sono fermi da oltre un mese ma attorno a piazza Maxia fiorisce una selva di raccomandate, fax, cause civili e accuse incrociate. L'ultimo germoglio della battaglia sul progetto che ha rivoluzionato l'area verde di via della Pineta è una diffida firmata dal direttore tecnico della Co.sa.co srl, l'impresa che ha eseguito i lavori per conto del Comune: poche righe inviate al Municipio per bloccare la gara d'appalto per il completamento del progetto, necessario dopo la risoluzione del contratto con la società di costruzioni. «Il procedimento attivato è palesemente illegittimo», scrive il geometra Alberto Neri.
LA DIFFIDA Dunque la ditta di Siamaggiore, che nel 2008 si aggiudicò le opere grazie a un ribasso del 16,8 per cento, «diffida l'assessorato competente e tutti gli organi amministrativi e tecnici ad astenersi dall'espletare qualsivoglia gara o trattativa privata nelle more della definizione dello stato di consistenza e del contenzioso con l'impresa». Quindi invita il Comune a «sospendere qualsiasi iniziativa in corso». Ovvero la nuova gara per affidare il completamento del progetto: secondo i funzionari del Municipio mancano all'appello lavori per 200 mila euro, che la Co.sa.co avrebbe dovuto portare a termine entro la fine di luglio. Così non è stato, e allora è scattata la procedura di risoluzione del contratto.
L'AVVOCATO Un percorso che secondo Francesca Neri, legale della società, non è ancora finito: «Deve essere fatto un accertamento dello stato di consistenza dei lavori, in contraddittorio. Questo passaggio non è ancora avvenuto: il Comune non può bandire un altro appalto per completare i lavori finché non viene fatta questa verifica. Se lo hanno fatto, è molto grave».
IL COMUNE Claudio Papoff, dirigente del Servizio verde pubblico, non solo conferma la volontà di andare avanti con la procedura («abbiamo individuato e invitato otto imprese») ma dice di essere stufo dei «continui insulti che io e i miei funzionari riceviamo da parte della Co.sa.co». La gara verrà aggiudicata - queste le previsioni del Comune - entro la fine del mese di agosto: «Non capisco», continua Papoff, «a che titolo l'impresa ci voglia impedire di bandire un nuovo appalto, visto che il contratto è già stato risolto. Al momento comunque non abbiamo ancora ricevuto nessuna diffida, ma andremo avanti in qualunque caso». Il documento, inviato per raccomandata, arriverà probabilmente nei prossimi giorni negli uffici comunali.
LA CAUSA Nel frattempo, vanno avanti anche le cause civili: da una parte la società di costruzioni, dall'altra i commercianti della piazza, in agonia - o quasi - dopo un anno di lavori che si sono riflessi (negativamente) anche sui loro fatturati. A settembre il tribunale di Cagliari si pronuncerà sul ricorso presentato da Daniele Condemi, legale di Davide Bandino, titolare di una della attività che si affacciano sulla piazza. Bandino si ritiene danneggiato dai ritardi nella consegna dei lavori e ha pensato così di rivolgersi ai giudici di piazza Repubblica che, però, in primo grado hanno determinato un difetto di giurisdizione, sancendo che sarebbe dovuto essere il Tar Sardegna ad occuparsi della vicenda.
LA DECISIONE Una sentenza contestata dal negoziante che, assieme alla richiesta d'appello, ha presentato quella di sequestro conservativo nei confronti della ditta e un'istanza di sospensione della sentenza di primo grado. Una richiesta accolta, visto il «periculum in mora» legato alle condizioni economiche del gommista, che è «impossibilitato a svolgere la propria attività lavorativa». La decisione definitiva è prevista per il 24 settembre.
MICHELE RUFFI

21/08/2010