Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Piazza Maxia, cantiere senza fine

Fonte: La Nuova Sardegna
20 agosto 2010

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VENERDÌ, 20 AGOSTO 2010

Pagina 1 - Cagliari

Il Comune vuole un nuovo bando per i lavori, l’impresa bocciata chiede soldi

LA GRANDE BEFFA Residenti senza più speranze: tra ricorsi e carte bollate il progetto rischia di essere bloccato per mesi

CAGLIARI. Il comune che tuona ma non sa che pesci pigliare: «Tempo scaduto, bisogna concludere i lavori». Un’impresa che non vuole gettare la spugna e batte cassa: «Diteci cosa dobbiamo fare e in ogni caso saldate il debito». In mezzo un rione che soffre, costretto a convivere tra macerie e mezzi pesanti e con i commercianti che avrebbero buone ragioni di alzare bandiera bianca.
Ultime dal pianeta piazza Maxia. Non tutte buone, come era facile immaginare per la piazza più disastrata di Cagliari (la piazza porcata del popolo delle lenzuola) i lavori sono destinati a continuare all’infinito. Da mistero buffo a fabbrica di Sant’Anna di cagliaritana memoria dunque. L’impresa che aveva aperto il cantiere anni fa e che avrebbe dovuto consegnare i lavori nel novembre del 2009 è andata in ferie il 9 di agosto dopo aver messo a dimora le pedane in legno e aver completato qualche lavoretto in muratura, lasciando per strada il resto del progetto, recinzioni, aiuole, giardini verticali e chissà che altro. «Ma lunedì 23 agosto saremo di nuovo qui», hanno giurato gli operai. Una promessa che ha fatto sperare gli abitanti del quartiere nella chiusura della partita in un tempo relativamente breve, diciamo un mesetto o poco più. Solo che nel frattempo l’amministrazione comunale ha deciso di disdettare l’accordo e di rivolgersi ad altra impresa. In pillole, per via Roma sarebbe passato troppo tempo anche dall’ultimatum di fine luglio. E dunque, «dovendo l’impresa Cosaco srl pagare una penale di 250 euro al giorno per ogni ulteriore giorno di ritardo», si cercherà un’altra impresa. Una nuova gara e un nuovo bando ma anche altron tempo perso, a occhio - se andasse tutto con i tempi della burocrazia - la data di fine lavori slitterebbe come minimo a ottobre-novembre. Naturalmente in mancanza di altri problemi, probabili in questi casi. Ma nel frattempo pare che sia intervenuto un fatto nuovo: l’impresa che ha in appalto i lavori in piazza Maxia sostiente che dal Comune deve ricevere ancora dei soldi, circa 200 mila euro. Giusto quelli che mancano a completre il progetto. E a questo punto i timori di una battaglia legale sono molto concreti, amnche perchè un mesetto fa proprio in commissione era venuta fuori l’idea di adire le vie legali nei confront dell’impresa per i ritardi accumulati. Una controdeduzine della Cosaco srl potrebbe causare un autentico polverone di cui a questo to punto sarebbe difficile vedere la conclusione. Se non con una prospettiva che fa tremare i polsi a chi abita da quelle parti: cantiere abbandonato, in attesa della decisine del giudice.
Come andrà a finire? In piazza Maxia, dove sono chiusi per ferie (o per disperazione) tutti i negozi, si aspetta lunedì per sapere innanzitutto se qualcuno verrà ad aprire il cantiere e se gli operai - come promesso - porteranno a conclusiione il progetto. «Già, ma quale progetto?», si chiede Davide Bandino, uno dei portavoce del comitato che si è costituito per vedere riconosciuti i diritti di chi abita nel quartiere. In effetti rispetto al progetto iniziale da un milione e 300 mila euro, qualcosa è cambiato. In peggil, naturalmente. Si era parlato di un due gazebo che avrebbero dovuto rendere più piacevole la sosta nella piazza: niente. Si era detto di alberi di alto fusto sotto i quali poter prendere il fresco: no. E poi i giardini verticali, «cassati» a metà dell’opera. Quando alle migliorie previste nelle strade che si affacciano sulla piazza, meglio stendere un velo pietoso: di sicuro non cambierà nulla e resterà tutto come è, con buche assortite e toppe a coprire i guasti più evidenti. Anche le promesse su più parcheggi sono destinate a tramontare. «Ci accontenteremo che togliessero le recinzioni». Lunedì è vicino, sperare non costa nulla.(ad)