Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Caro libri e trasporti, nuova mazzata in arrivo

Fonte: La Nuova Sardegna
19 agosto 2010

GIOVEDÌ, 19 AGOSTO 2010

Pagina 1 - Cagliari


L’aumento delle tariffe sui mezzi pubblici amara sorpresa per gli studenti


BETTINA CAMEDDA

CAGLIARI. Mancano solo poche settimane e migliaia di studenti si preparano a tornare sui libri. Concluso l’anno accademico tra proteste e mobilitazioni e dopo la breve pausa estiva, si prevedono mesi ancora più caldi. Dalle Università ai licei fino alle scuole elementari: le novità interesseranno tutti gli studenti. A partire dai nuovi candidati all’iscrizione al primo anno di Università che il 16 settembre dovranno affrontare la prova di valutazione della preparazione. Un test obbligatorio ma non selettivo: sarà infatti possibile immatricolarsi indipendentemente dall’esito. Qualora fosse negativo lo studente potrà recuperare nel corso dell’anno gli obblighi formativi. Non è una novità invece la spesa che come ogni anno le famiglie dovranno sostenere per l’acquisto dei libri e dei materiali necessari: il caro-libri peserà ancora nelle tasche di studenti di tutte le età. Novità anche sul fronte dei trasporti: aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti Ctm e Arst. Un cambiamento, deciso dalla Regione Sardegna, che non è stato affatto gradito dall’Unione degli Studenti, che la scorsa settimana, a seguito della conferenza stampa di presentazione delle nuove tariffe Ctm, ha chiesto di rispondere ad un questionario, per sapere come la pensano. Un’iniziativa che fa parte della seconda azione della Vertenza Trasporti Pubblici attivata dall’UdS che mira alla riduzione dei prezzi di biglietti e abbonamenti e al miglioramento del servizio.Intanto ha fatto sapere la sua posizione in merito. «La Costituzione dice che la scuola è aperta a tutti, che l’istruzione gratuita è un diritto. Ma con 400 di spesa dei libri di testo, con 200 all’anno di trasporti pubblici, con l’assicurazione e le tasse di frequenza statali, oggi iscriversi alla scuola superiore può costare oltre 700. Riteniamo che le politiche di questa Giunta siano inadeguate e in piena sintonia con quelle distruttive del governo nazionale». Per Giacomo Dessì, coordinatore degli UdS, «è necessario aprire un tavolo di confronto con la Regione e le aziende - e aggiunge - in caso contrario siamo pronti a portare il nostro stato di agitazione e di preoccupazione in piazza a Cagliari e altrove».