Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Offerta ricca, i turisti rispondono

Fonte: L'Unione Sarda
17 agosto 2010


«Diecimila a Castello e in centro». Pieno anche al molo Ichnusa

Boom di presenze nel centro storico per Ferragosto. Fuochi d'artificio a Castello e ristoranti pieni nell'isola pedonale della Marina.
Entusiasmo\1: «In Castello c'erano almeno diecimila persone, forse qualcosa in più. Tanti turisti e famiglie: mai visto nulla del genere né a Ferragosto né in altre occasioni». (Maurizio Porcelli, presidente della Scuola civica di Musica, tra i principali organizzatori della festa di sabato sera). Entusiasmo\2: «La scalinata del Bastione sembrava Trinità dei Monti, c'erano solo posti in piedi. Un boom repentino che mi ha meravigliato molto, siamo sulla buona strada evidentemente. Ristoranti e negozi hanno fatto grandi affari». (Roberto Bolognese, presidente provinciale di Confesercenti).
IL PIENONE Eccitazione del momento a parte, la cronaca dello scorso weekend parla di migliaia di persone in giro per il centro storico, dalle strade della Marina ai locali di Stampace e Castello. La Sogaer, società che gestisce l'aeroporto, ha calcolato che in questi giorni (dal 12 fino a domani) prenderanno l'aereo a Elmas circa 92 mila persone. Il Ferragosto ha il volto paffuto e sorridente di Stéphane, quarantaduenne con famiglia (moglie e due figli di 5 e 8 anni) al seguito. Francese di Reims, ha passato tre notti in un bed & breakfast vicino al Largo Carlo Felice: «Una bella festa», dice mentre sulla Terrazza Umberto I una cantante snocciola cover di Aretha Franklin. La sua è stata una serata-tipo: «Abbiamo mangiato in piazza Savoia e poi siamo venuti qui per vedere i fuochi d'artificio».
Non c'erano solo quelli: via Università, come per la serata di San Lorenzo, è diventata una piccola discoteca all'aperto. E stavolta è andato tutto liscio, senza gavettoni o lamentele da parte degli abitanti. A dare il via allo spettacolo pirotecnico, che quasi tutti hanno osservato dal bastione di Santa Croce a mezzanotte, è stato il sindaco Emilio Floris. Una pioggia di fuoco, ritmata dai Carmina Burana di Carl Orff.
FESTA LOW COST «Abbiamo avuto la dimostrazione che organizzando questo tipo di manifestazioni la città si popola e i turisti apprezzano», aggiunge Porcelli. Il costo: «Quattromila euro in tutto. Sono serviti per i fuochi d'artificio, i giocolieri e il servizio di sicurezza». Al terminal crociere, diventato per l'occasione una discoteca vista mare, c'era la fila dalle 22.30. Il concerto dei Tamurita è iniziato un'ora più tardi e dopo l'una nella struttura del molo Ichnusa sono state accese le luci strobo. Anche in questo caso: centinaia di persone, forse non tante quanto era stato previsto, ma a volte il Maestrale fa questo effetto. I negozianti sorridono ma evidenziano ancora qualche difetto: «I ristoranti erano pieni, in questi giorni i turisti sono tanti», dice Bolognese. «Dispiace solo che Cagliari non sia ancora adeguata ad accoglierli. Io parlerei di città “visitabile”, non turistica. Serve un arredo urbano migliore e più isole pedonali». E più attenzione per i parcheggi: sabato sera quello di via Cammino nuovo (centinaia di posti) era chiuso, su ordine della Prefettura, per essere trasformato in base per i fuochi d'artificio. Gli automobilisti se ne sono accorti.
MICHELE RUFFI

17/08/2010