Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In via Roma arrivano i maxi yacht

Fonte: L'Unione Sarda
16 agosto 2010

Porto. Nel capoluogo una stagione estiva da tutto esaurito. I gestori: «Per il salto di qualità servono i cantieri nautici»

Oltre 750 presenze in un anno nell'approdo cittadino

Negli approdi cagliaritani circa 250 posti barca sono dedicati agli yacht di passaggio. Il prezzo per un'imbarcazione di dodici metri può variare dai 27 ai 40 euro.
L'ultimo ospite eccellente è stato, una manciata di giorni fa, il Maìn, sessantacinque metri extralusso di Giorgio Armani: una sosta tecnica prima di ripartire verso i porti smeraldini del nord Sardegna. E non è un'eccezione, perché in appena un anno di vita il Portus Karalis, ha già ospitato altri super yacht. Il Rising sun di Larry Allyson - il padrone di Oracle, il team della Coppa America - e il Shargas dell'Aga Khan. «Dallo scorso luglio abbiamo contato oltre 750 “movimenti”», dice Remigio Paglietti, manager del Gruppo Molinas che ha in gestione ventennale l'approdo di via Roma. La buona notizia è che sui moli cagliaritani l'estate 2010 ha portato buoni affari e posti barca a disposizione quasi completamente esauriti. Da Marina piccola agli ormeggi di via dei Calafati. In tutto, la città può ospitare circa 250 barche di passaggio, a un prezzo che per un'imbarcazione di dodici metri va dai 27 ai 40 euro al giorno, servizi - acqua, elettricità - compresi.
VIA ROMA Le banchine di fronte alla stazione marittima sono occupate da yacht sopra i 20 metri. E il traffico è discreto: «Potremmo far meglio se ci fossero i cantieri necessari per il rimessaggio delle barche: con queste strutture saremmo in grado di attrarre gli yacht, che potrebbero restare in città per periodi più lunghi», spiega Paglietti. Un nuovo distretto cantieristico dovrebbe sorgere a ridosso del Porto canale: nei prossimi mesi dovrebbero essere affidate le aree per la costruzione delle officine navali necessarie per far fare il salto di qualità al porto turistico.
GRANDI YACHT «Abbiamo fatto una scelta: privilegiare le barche di una certa grandezza. E i cantieri servono per permettere a questi yacht di “far casa” a Cagliari. Certo, non sono gli unici servizi necessari». Nell'elenco, ci sono una serie di voci che la città sta sviluppando in questi primi anni di svolta turistica: «Alberghi di alto livello, ristoranti e negozi sempre aperti: sono queste le cose che convincono i proprietari delle barche a passare l'inverno in città. Attualmente ospitiamo una decina di imbarcazioni “fisse”». Un aspetto fondamentale è la pubblicità: l'approdo è inserito nel Portolano, la bibbia laica dei diportisti.
CALATA MERCEDARI A pochi metri da via Roma, nella Calata dei mercedari, a Su Siccu, la situazione è molto simile. Dei 30 posti che Marco Deplano, della Marina di Sant'Elmo, riserva ai «transiti», quasi tutti sono occupati. «Abbiamo trecento ormeggi, quasi tutti occupati stabilmente», racconta. Il fatturato, come per il Portus Karalis, sorride: «Circa 700 mila euro». Dopo l'estate inizieranno i lavori per ampliare la disponibilità di posti: verrà realizzato un nuovo pontile di circa cento metri, dove saranno ospitati in prevalenza grossi yacht. «Da noi vivono circa 20 persone: islandesi, francesi e inglesi scelgono di trascorrere l'inverno in città. Utilizzano il nostro servizio di lavanderia, la zona relax, i salottini. Credo che scelgano Cagliari per il clima e perché ha un aeroporto a pochi minuti dal centro: l'ideale per “svernare” in tranquillità». I vicini di casa della Marina del sole hanno invece 40 posti barca per gli yacht di passaggio. In tutto 210: «C'è stata una leggera flessione nella prima parte della stagione estiva, ma abbiamo recuperato a luglio», racconta Massimiliano Montis, che insieme al padre Antonio gestisce l'approdo di Su Siccu, vicino alla Lega navale e ai Canottieri (che ospitano in prevalenza posti barca di cagliaritani e abitanti dell'hinterland).
MARINA PICCOLA E SA PERDIXEDDA L'offerta di posti barca viene completata da altri due porticcioli, gestiti dalla Motomar sarda. A Marina piccola, sotto la Sella del Diavolo, la società che ha in concessione i moli, ha a disposizione 280 posti barca. «Circa 30 sono dedicati agli yacht di passaggio», precisa Gianni Onorato. Altri dieci ormeggi vengono affittati stagionalmente in via dei Calafati (dove i pontili possono ospitare 95 imbarcazioni), dall'altra parte del golfo, nel secondo approdo della Motomar nella zona di Sa Perdixedda.
MICHELE RUFFI

15/08/2010


Molo dogana
Nuovi uffici nella sede della polizia


Sarà uno degli ultimi tasselli che cambierà il volto del porto di via Roma: la palazzina della polizia di frontiera, un edificio di due piani al centro del molo Dogana, verrà ristrutturato e diventerà il quartier generale di Portus Karalis, l'approdo turistico nel cuore dello scalo cagliaritano. Un piano andrà al Gruppo Molinas, l'altro ospiterà gli uffici dell'Autorità portuale. I lavori dovrebbero iniziare dopo l'estate, per essere completati entro il 2011. Verrà così completato l'investimento da oltre due milioni e mezzo di euro che la società che ha in affidamento i moli cittadini ha iniziato nel 2009. Sono stati creati 140 posti barca: molti destinati ai mega yacht e altrettanti alle imbarcazioni dagli 8 ai 15 metri. Nel complesso, 500 metri di pontili galleggianti (compresi i finger, pontiletti laterali).
Il cuore dell'approdo si trova accanto al molo Sanità: destinato alle imbarcazioni più grandi, ha un braccio parallelo a via Roma lungo 188 metri e largo 6 e un altro perpendicolare (72 metri per 3) che formano, in pratica, un piccolo bacino, dal quale i diportisti ormeggiano e ammirano il panorama della città. Una struttura costruita con grande cura, soprattutto nella scelta dei materiali. È stato recuperato il vecchio granito che ricopriva le banchine, orlate dall'Azobé, un'essenza durissima, di origine africana, molto utilizzata in campo nautico per limitare i danni quando le barche urtano contro i moli. Le stazioncine che assicurano acqua e corrente elettrica alle barche sono invece in acciaio inossidabile, come i lampioni stilizzati per l'illuminazione, che verranno ripresi dall'Autorità portuale nei lavori di propria competenza.

15/08/2010