Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

C'è un nuovo vincolo su Tuvixeddu: addio alla strada

Fonte: L'Unione Sarda
13 agosto 2010

Soprintendenza Floris contesta la decisione


Un nuovo vincolo sull'area di Tuvixeddu e Tuvumannu e i progetti del Comune per la valorizzazione di quell'area potrebbero subire uno stop. L'8 luglio scorso è stato emesso un provvedimento, firmato dal Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna che, su proposta della Soprintendenza di Cagliari e Oristano, ha decretato «l'interesse culturale storico artistico», in base al Codice Urbani, del complesso minerario di Tuvixeddu. Un area, tra Tuvixeddu e Tuvumannu, che sovrasta a nord gli stabilimenti dismessi della società Italcementi.
IL VINCOLO Il direttore regionale per i Beni culturali Maria Assunta Lorrai, ha annunciato questo nuovo vincolo replicando all'appello rivolto da Legambiente al ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, per la salvaguardia dell'area archeologica di Tuvixeddu-Tuvumannu. La dirigente spiega che «le motivazioni, contenute nella relazione tecnica formulata dalla Soprintendenza allegata al decreto (numero 81/2010), evidenziano l'interesse delle due aree note con la denominazione “Catino” e “Canyon”, di prevalente proprietà pubblica». Le tracce dell'attività industriale assieme alla presenza dei macchinari utilizzati fin dal 1920, secondo Maria Assunta Lorrai, fanno di quest'area un importante sito di archeologia industriale configurandola come «parco minerario urbano». Il tutto - si legge nella relazione della Direzione regionale, che peraltro precisa di aver concordato alcuni passaggi del provvedimento con il Comune - costituisce «un unicum di fondamentale importanza per Cagliari perché rappresenta il segno di un'attività mineraria dell'uomo, oggi scomparsa».
IL COMUNE Non la pensa però come la Soprintendenza e la Direzione regionale per i beni culturali il Comune e soprattutto il sindaco Emilio Floris, che critica la decisione di apporre un nuovo vincolo su quel territorio, dove l'amministrazione cittadina prevedeva di realizzare una nuova bretella di collegamento tra Sant'Avendrace e Is Mirrionis. Un progetto che quindi dovrà essere rivisto. «L'obiettivo principale dell'amministrazione comunale», spiega Floris, «è quello di tutelare e rendere fruibile il grande parco punico-fenicio di quell'area. Questo rappresenta il bene di maggior valore e che necessita di tutela. Con il nuovo vincolo», aggiunge il primo cittadino, «si rischia di tutelare un'area che ha un valore storico di minore importanza rispetto alla necropoli antica e di limitare la fruibilità della zona archeologica». Ecco perché Floris contesta il nuovo vincolo e annuncia che aprirà un confronto con la Soprintendenza per la modifica del vincolo: «Cercheremo di trattare e trovare una soluzione ed evitare un ricorso contro il provvedimento».

13/08/2010