Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Turismo ambientale? Siamo solo all’inizio, manca un vero progetto»

Fonte: La Nuova Sardegna
9 agosto 2010



Vincenzo Tiana: «Valorizzare le saline di Molentargius» Luca Pinna: «Trascurati Calamosca e Sella Del Diavolo»




CAGLIARI. I fenicotteri rosa hanno invaso di nuovo Molentargius e hanno provato a nidificare, ma senza successo. «Il periodo è ormai passato - sottolinea Herman Shenk, ornitologo - resta lo spettalolo della loro presenza». Quest’anno nell’area non vi saranno i pulli. Quasi una metafora, si potrebbe dire: l’ambiente ridà a Molentargius una folta presenza di uno dei simboli dell’ambiente, ma le condizioni non sono state ottimali per la nidificazione. Lo stesso si potrebbe dire per Cagliari e il turismo (che inizia a esserci).
«Anche in questi giorni noi stiamo facendo delle escursioni a Molentargius - informa Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente e dell’Associazione del parco - la gestione del complesso è migliorata, ma resta ancora il problema centrale, quello delle saline: non risolto in quanto la produzione non è ripresa. Mentre l’industria del sale, dove è funzionante, è diventata esempio di produzione ecologica in grado di tutelare l’ambiente e di creare occupazione». Aspetto che vede la Regione non riuscire a trovare un’adeguata coordinazione tra i vari assessorati competenti. «Col risultato - continua Tiana - che del rilancio delle saline si parla molto, ma senza raggiungere alcun risultato concreto».
Intanto in città, grazie anche ai voli low cost e alla pubblicità indiretta delle navi crociera, comnciano a vedersi i turisti. La permanenza media è di due giorni e mezzo, un passo avanti rispetto al passato, ma che segnala una serie di carenze da parte della città nel suo complesso: nel programmare iniziative e valorizzare i propri siti.
«Il discorso va fatto anche per l’ambiente - sottolinea Luca Pinna, responsabile regionale del Wwf - se ad esempio prendiamo Calamosca e la Sella Del Diavolo, notiamo due cose. Da un lato: il fatto che il loro valore paesaggistico è apprezzato da un numero sempre maggiore di turisti e non solo dai cagliaritani. E dall’altro: che vi sono ancora vaste aree di abbandono». Stesso discorso, per Pinna, si può fare per Medau su Cramu, nella fascia di Is Arenas interna a Molentargius: «Si tratta di una lottizzazione nata abusivamente, che oggi va in generale salvaguardata ma in un discorso di valorizzazione di tutta l’area di Is Arenas (museo botanico ecc.). In questo modo si potrebbe creare occupazione e nuovo turismo». (r.p.)