Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Una voce su piazza Garibaldi: un grande centro commerciale nell’edificio della scuola Riva

Fonte: La Nuova Sardegna
9 agosto 2010


Centinaia di cittadini furibondi contestano il progetto comunale «Perchè tagliare gli alberi? Basta sollevare la pavimentazione»


I lavori da settembre ma la protesta monta «Difenderemo i ficus»

CAGLIARI. Una voce, ma forse qualcosa di più di una voce: il progetto finale per piazza Garibaldi sarebbe di realizzare un grande centro commerciale nell’edificio storico della scuola Riva. Il giardino senza più ombra progettato dall’amministrazione comunale non sarebbe altro che la diretta e logica conseguenza dell’idea, molto gradita a un gruppo imprenditoriale. I segnali ci sono tutti: l’intenzione di scavare un parcheggio sotterraneo per i clienti, la concessione per il servizio bar all’aperto negata senza alcuna ragione plausibile al titolare di una pizzeria, proprietario del vecchio chioschetto al centro dello spazio pubblico.
Ancora il Comune non si è espresso sul futuro della scuola, il cui stabile appartiene per un terzo alla Provincia. Ed è strano, decisamente strano che l’amministrazione progetti il rifacimento della piazza senza pensare a ciò che sarà il Riva nei prossimi decenni. Comunque sia gli abitanti del quartiere respingono il progetto firmato dal geometra Francesco Lecis con il coordinamento dell’architetto Giampaolo Cannas, che prevede l’espianto di tredici ficus e la trasformazione del giardino in un non luogo fatto di materiali del tutto estranei al contesto urbano.
L’altro ieri alcune centinaia di persone si sono ritrovate davanti alla vecchia scuola di piazza Garibaldi per manifestare ancora una volta il proprio dissenso. Fra gli altri lo scrittore Giorgio Todde, il regista Enrico Pau, i rappresentanti di Italia Nostra Carlo Dore e Maria Paola Morittu, l’ecologista Stefano Deliperi, poi i consiglieri comunali e regionali Claudia Zuncheddu, Massimo Zedda e Chicco Porcu, il consigliere comunale Andrea Scano. «Bisogna difendere gli alberi» il ritornello invariabile negli interventi. Parlavano dei trentatrè ficus retusa che il presidente della circoscrizione centro storico Gianfranco Carboni ha ‘addobbato’ con piccoli cartelli funebri: condannato a morte. L’opinione diffusa è che il progetto da un milione di euro con cui l’amministrazione Floris vuole deturpare la vecchia piazza sia da buttare. Basterebbe molto meno: «Sollevare di qualche decina di centimetri il piano di calpestio - ha insistito Carboni - e rifare la pavimentazione con un materiale adatto all’aspetto originario dello spazio». Il giornalista Puppo Gorini, quasi uno storico di piazza Garibaldi, ha riferito come i lavori per la ristrutturazione della scuola siano stati interrotti bruscamente malgrado un cartello ne prevedesse la consegna alla fine del 2001: «Non ci hanno spiegato perchè». Il Comune si è limitato a far montare un’impalcatura di legno sulla facciata principale, utile a prevenire la caduta di intonaci e marmi. Un degrado programmato.
I lavori per la nuova piazza dovrebbero partire a settembre e se il dirigente responsabile Gerolamo Solina chiede attraverso il sito internet del comune di trasmettere idee e pareri l’impressione è che sia già tutto deciso. Con un accanimento sospetto, inspiegabile soprattutto dopo la figuraccia rimediata dal Comune con la «porcata» di piazza Maxia. Sembra che si punti a uno scempio seriale, senza badare alle conseguenze e al gradimento dei cittadini.