Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Oggi si conclude la colonia estiva «Il Comune sposta i fondi in altri rioni»

Fonte: L'Unione Sarda
9 agosto 2010

Sant'elia

Per i genitori, spesso, non esistono vacanze. Ma almeno i bambini, a Sant'Elia, hanno potuto giocare per 15 giorni lontano dal degrado dei palazzoni. Perché come ogni anno “Estate Ragazzi”, la colonia diurna promossa dalla parrocchia, ha accolto 110 bambini dai 5 agli 11 anni.
LE ATTIVITÀ Un'avventura iniziata nell'estate del '99 con l'arrivo, nel borgo, del parroco don Marco Lai. «Per noi è stato un maestro: i fedeli di Sant'Eulalia, che perdono don Cugusi, avranno un altro prete giovane e con tante idee, bravo almeno quanto lui», commenta Alessandro Cao, 26 anni, coordinatore della colonia e dei trenta responsabili, cresciuti come lui intorno alla parrocchia. Ogni mattina accompagnano i bambini al mare, sulla spiaggia di Sant'Elia, e montano gazebo e ombrelloni. Non mancano le escursioni in Castello o a Santa Gilla, ma la preferita è la gita in barca, con partenza da Marina Piccola e tour del promontorio.
I LABORATORI Non solo mare, ma anche cinema, con proiezioni di film o cartoni animati a seconda dell'età, balli, magia e sport (calcio e pallavolo). Il laboratorio che ha avuto il maggior successo è stato quello di pittura, dove si esercita la creatività con tempere, pennarelli e plastilina, si costruiscono braccialetti e collane e si decorano le ceramiche.
LE DIFFICOLTÀ Tutti i servizi, gratuiti, sono offerti dalla parrocchia con un contributo che fino all'anno scorso è sempre stato assegnato dal Comune e che quest'anno giunge invece dall'assessore alle Politiche sociali della Provincia Angela Quaquero, che ieri ha fatto visita all'oratorio. «È un momento molto atteso dai genitori e dai bambini, ma purtroppo abbiamo dovuto dimezzarne la durata e ridurre le attività», dice con amarezza don Marco. «Gli anni passati avevamo circa 380 richieste, ora ci sono cento operatori in meno e abbiamo dovuto dire di no a tanti bambini. Le politiche sociali del Comune hanno abbandonato le periferie per favorire quartieri che non ne hanno bisogno». Stasera, dopo la messa, ci sarà la festa e la recita di fine colonia. E l'anno prossimo? «Ho già parlato con don Paolo Corgiolu (il nuovo parroco)», assicura Alessandro Cao, «e c'è la volontà di continuare a far vivere questa colonia».
FRANCESCO FUGGETTA

07/08/2010