Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Taglio dei ficus in piazza Garibaldi, protesta a metà

Fonte: L'Unione Sarda
5 agosto 2010

Oggi una manifestazione ma molti residenti sono favorevoli al progetto del Comune


Dalla piazza virtuale di Facebook, sale alto il grido di guerra: «Nessuno tocchi i ficus». Il riferimento è agli alberi dalle grandi radici che da sempre riposano davanti al Riva e da qualche giorno sono addobbati con croci nere e cartelli con su scritto “Condannato a morte”. Una trovata polemica del fronte di cittadini che dicono no al progetto del Comune di rifare (con circa un milione di euro) la pavimentazione e i sottoservizi di piazza Garibaldi (con una nuova fontana e un'area per i cani) e ridurre così gli alberi da trentatré a venti. A sentire chi vive e lavora nella piazza, però, i toni e gli argomenti cambiano decisamente. Sembra quasi un fronte contrapposto, simboleggiato dal commento che qualcuno ha aggiunto col pennarello nel cartello sui ficus: «Era ora».
I COMMENTI Salvino Pinna, che gestisce da dieci anni il bar all'angolo tra via Bacaredda e via Bosa, non ha dubbi. «La piazza va rifatta», dice, «c'è bisogno di un luogo che torni ad essere un punto d'incontro e porti lavoro per tutti e se qualche albero per questo va via, pazienza». «A me un ficus stava per buttare giù l'edicola, se lo tolgono sono contenta», conferma Maria Antonietta Orofino, da quasi quarant'anni nella piazza, «Ormai siamo in un immondezzaio, i lavori devono partire al più presto, abbiamo già sentito troppe promesse». Andrea Almerighi, ottico di fronte al Riva dal 1971, rincara la dose: «Alcuni alberi andavano portati via molti anni fa: gli uccelli d'inverno fanno un disastro, la gente cade un giorno sì e l'altro pure. Siamo stanchi di chi protesta ma non vive nella piazza».
IL PROGETTO Oltre ai negozianti, anche gli altri cittadini non sembrano disposti a fare barricate. Chiedono semmai, dopo l'esperienza di piazza Maxia, che il progetto sia ben spiegato e i tempi rapidi. «Un mese fa una mia amica è caduta su una radice e si è rotta un braccio», racconta Maria Onano, 72 anni, in piazza col suo cagnolino. «Il pavimento va sistemato e qualche albero può essere sacrificato». «I ficus sono belli e sporcano poco, ma non è necessario tenerli tutti», confermano Luciano Mura e Maria Concetta Tronu, insieme da una vita tra Villanova e San Benedetto.
LA PROTESTA Oggi, intanto, alle 19, i paladini dei ficus si riuniscono davanti al Riva per ribadire al Comune il no al trasferimento di tredici piante (per proporre idee su dove reimpiantarle, si può scrivere a gerolamo.solina@comune.cagliari.it). Insieme a loro, ci saranno anche gli ex alunni e insegnanti della scuola, decisi a proporre nuovi spunti sull'istituto.
LORENZO MANUNZA

05/08/2010