Premio “Teatro in.corto”
Alla Vetreria di Pirri: le rappresentazioni non devono durare più di quindici minuti


Cinquanta domande e 23 progetti ammessi a concorrere, 15 provengono dalla Sardegna. «Chiedendo di realizzare dei corti inediti di massimo un quarto d'ora obblighiamo a una sintesi, sproniamo a osare per produrre l'emozione teatrale in meno tempo. E intanto proviamo ad avere un panorama sullo stato dell'arte e sulle nuove idee». Giancarlo Biffi, quasi quasi, aveva la valigia in mano. Infatti i Cada die e il suo direttore artistico sono in partenza per l' Ogliastra teatro - Festival dei Tacchi , al via questo mercoledì a Jerzu con Paolo Rossi e la sua Serata del disonore . Ma ieri il regista non si è sottratto alla conferenza stampa di presentazione dei progetti selezionati per la IV edizione del Premio Sardegna Teatro in.corto, organizzato dai Cada die e da ImmediArte. I corti selezionati verranno rappresentati alla Vetreria di Pirri, da ottobre a dicembre, in una sorta di apripista agli spettacoli della prossima stagione teatrale. Ora i partecipanti hanno l'obbligo di non variare il loro staff prima della rappresentazione. Gran finale a gennaio, per premiare con mille euro il miglior progetto di messinscena e con 500 euro le due segnalazioni speciali.
Non sono tutti operatori teatrali i giurati ma tutti valuteranno rigorosamente col cronometro alla mano. Per ora il presidente della giuria, Gian Paolo Sannia, di ImmediArte, esprime la soddisfazione di vedere una risposta del concorso oltre i confini del mare. Di fatto il premio promuove e sostiene la ricerca delle arti performative nel teatro in Sardegna ma si apre al confronto con compagnie non isolane. Ecco, intanto, i selezionati sul suolo sardo: Teatro Impossibile, Q producer art pro_motion, Del Reame, Anche gli impiegati statali sono sempre in rosso, Unosuepsilon alle settima, Salto del Delfino TeatroStudio, Le sinapsi difettose, Laura Bruni, Màkenes Teatro, Daniela Collu, Margarita Margarita, Needream entertainment, I Moleriani, Teatrando amarolla e Lux insanum.
Non tutti arrivano dal mondo del teatro, è questo appare assai curioso. «Probabilmente perché, nonostante i tagli alla cultura, si ha voglia di proporre idee», è il commento di Biffi. Dopo il successo raccolto negli anni passati, l'obiettivo è trasformare il premio in un punto di riferimento per gli artisti, in grado di valorizzare nuove visioni di teatro accettando la sfida dei 15 minuti senza sforare. Basta un quarto d'ora a emozionare e poi chiudere la storia.
MANUELA VACCA

03/08/2010