Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Alloggi pubblici tra abbandono e lavori continui

Fonte: La Nuova Sardegna
2 agosto 2010



A Sant’Elia bloccata la riqualificazione dei palazzoni

BETTINA CAMEDDA
CAGLIARI. Tetti in amianto, pareti in cartongesso e un contratto d’affitto alle stelle o lavori di ristrutturazione senza fine. Questa la triste situazione in cui vivono gli abitanti di via Podgora, da un anno con lavori di ristrutturazione continui.
Altra vicenda, tra le tante, quella di via Pessina dove si è scelto di fare case solo a canone concordato o a canone calmierato, che viene stabilito all’interno di una fascia di minimo e massimo concordati tra proprietari e inquilini. «Una follia - spiega Marisa Depau, consigliere comunale indipendente del Pd - con quel tipo di canone gli affittuari pagano circa 600 euro al mese. Non si tiene conto che un dipendente fisso prende al massimo 1.200 euro. Poi gli inquilini non hanno neanche il diritto ad avere i contributi dallo Stato per le case private».
Il degrado è un problema con cui la città di Cagliari convive insieme agli affitti in nero e alle occupazioni abusive: «La verità - continua la Depau - è che a Cagliari si è deciso che non vogliono ceti sociali poveri e manca la volontà politica di voler mettere nel mercato nuove abitazioni». Un rischio di esclusione sociale insomma per le categorie più deboli alimentato dalla carenza di nuove case, la cui richiesta è in continuo aumento: «Abbiamo due graduatorie di circa duemila famiglie, ma aspettano una risposta che non avranno perché gli alloggi non ci sono. Le case parcheggio sono di quaranta metri quadri, tutte in condizioni fatiscenti. Inoltre abbiamo perso circa dodici milioni di euro perché questa amministrazione aveva deciso di intervenire in alcune scuole da ristrutturare e poi non è stato fatto niente».
Marisa Depau, che segue da circa trent’anni i problemi della casa, racconta di una situazione di estremo disagio in cui è necessario intervenire. Come la questione abitativa di Sant’Elia: «C’è una mozione in consiglio dove chiedo conto al sindaco di queste cose. È assurdo che non sia partita neanche la riqualificazione dei palazzoni di Sant’Elia».