Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Città in ostaggio dei parcheggi

Fonte: La Nuova Sardegna
30 luglio 2010


VENERDÌ, 30 LUGLIO 2010

Pagina 1 - Cagliari

Via Roma è la punta dell’iceberg di un allarme che da tempo si è trasformato in emergenza

Viaggio nelle strade dove ci sono soltanto strisce blu e multipiano

ANTONELLO DEIDDA


CAGLIARI. Via Roma, cercasi un parcheggio disperatamente. La caccia ad un «buco» dove lasciare l’auto inizia molto presto al mattino, dura a lungo ma troppo spesso si chiude in perdita: magari un posticino precario ricavato faticosamente tra un albero e una panchina oppure una seconda fila precaria con l’incubo del carro attrezzi. Di meglio, no.
É colpa, anche, della decisione del Comune di destinare la parte centrale della strada più importante della città ai residenti. Dunque, se non hai un’autorizzazione da esibire sul cruscotto dell’auto, prego accomodarsi. Ma adesso protestano tutti, in prima fila i commercianti che hanno l’attività sul fronte del porto e che da quando è stata introdotta la novità hanno visto diminuire gli affari. Ma più silenziosamente protestano anche quelli che vivono nel rione della Marina e che avuto più grattacapi che altri, con l’aggravante di dover convivere con furgoni o camion che scaricano fin sul portone di casa. Al punto che gli uni (i commercianti) e gli altri (i residenti) - in attesa di una protesta ufficiale - avrebbero chiesto molto sommessamente al Comune di ritornare all’antico parcheggio libero nel lato centrale di via Roma: «Sarebbe meglio». Che la zona sia a rischio caos per il traffico, è evidente ma già si annuncia all’orizzonte una rivoluzione che potrebbe persino peggiorare le cose. Il (famoso?) parcheggio interrato di via Roma, un’opera che mette i brividi solo a pensarla: non solo perchè per anni (quanti?) sarà impossibile passare da quelle parti a causa di un cantiere che potrebbe pure riservare delle sorprese (volete che non venga scoperta una bella nava romana?). Ma anche perchè secondo qualcuno i vantaggi - alla fine della giostra - potrebbero essere inferiori ai vantaggi di 400-500 parcheggi in più. Volete mettere inoltre la sofferenza che i cagliaritani saranno costretti a sopportare? Una domanda tra le mille: che cosa succederà quando un bel corteo di operai si darà appuntamento davanti al palazzo del consiglio regionale? E sì che ce ne sono di vertenze in un’isola martoriata dalla crisi. Di sicuro a molti, dalle parti del Municipio vengano già i brividi.
Ma il punto della questione è un altro: per i progetti sui parcheggi, ormai l’amministrazione raramente ci azzecca. È inutile girare intorno all’argomento, il caso di via Manzoni con il multipiano quasi sempre vuoto e con i residenti inbufaliti è stato portato all’attenzione della città giusto l’altro giorno, quando i commercianti del mercato di San Benedetto hanno provocato una serrata proprio per sollecitare un cambio di rotta sul fronte delle strisce blu nella zona. La confusione è al massimo, addirittura il coordinatore di un «comitato per la difesa del cittadino» incolpa della situazione di emergenza a San Benedetto gli immigrati senegalesi, colpevoli a loro dire «di pedinare e affrontare l’automobilista che cerca un parcheggio, sollecitando alla fine pure un compenso: «Molti pagano ma molti cambiano strada per non subire l’umiliazione di pagare per paura». Incommentabile.
Ma vogliamo dimenticare i famosi parcheggi di scambio dentro la stazione di piazza Matteotti? La percentuale di riempimento sarebbe irrisoria, inferiore comunque alla aspettative. Segnalata la situazione-parcheggi dalle parti del palazzaccio (ad una certa ora del mattino, meglio non avventurarsi in auto), è difficile non riconoscere che nel settore si procede a tentativi, sperando magari anche nell’apertura dei parcheggi fai da te in qualche spiazzo privato o in un cortile. Da anni sono in corso i lavori a Villanova che dovrebbero restituire alla città un quartiere e ne va dato merito all’amministrazione. Ma si sa che nella zona di viale Regina Elena e dintorni esistono ormai solo posti a pagamento dove lasciare l’auto: niente parcheggi liberi per chi va a lavorare o deve fare una commissione da quelle parti. Per il resto anche i residenti devono arrangiarsi. Cosa succederà quando Villanova riaprirà e - come è stato detto - sarà off limits alle auto? La soluzione non possono essere solo e sempre le strisce blu. Come al Poetto, dove da qualche giorno ha aperto un bel parcheggio a pagamento all’Ippodromo: 120 posti che dovrebbero risolvere qualche problema di affollamento delle auto in estate. Ma la soluzione definitiva può aspettare.