Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Condono edilizio, un fiume di arretrati

Fonte: L'Unione Sarda
28 luglio 2010

Cugusi del Pd: ritardi scandalosi. Tavolacci (Udc): uffici in difficoltà perché manca il personale


Ottomila richieste di condono bloccate: i numeri delle pratiche congelate fotografano ancora una volta il collasso degli uffici dell'edilizia privata del Comune. Una situazione che ieri, nel corso di un duro intervento in aula, il Pd Claudio Cugusi ha definito scandalosa. Nemmeno in maggioranza fanno finta di nulla: «L'emergenza c'è e nessuno ha posto rimedio», spiega l'Udc Massimiliano Tavolacci, presidente della commissione urbanistica.
IL PARADOSSO Il paradosso è che il condono è stato voluto dai governi di centrodestra come il piano casa i cui benefici per migliaia di persone diventano di fatto inaccessibili perché, come evidenzia Cugusi, «il rilascio della concessione in sanatoria è il presupposto per la presentazione dell'istanza di ampliamento prevista dal piano casa» da presentare entro il primo maggio 2011. Ma i problemi riguardano anche chi vuole vendere casa, ristrutturarla, costruirla.
LE CAUSE DEL COLLASSO Le cause del collasso sono banali: manca il personale. «Quelle del condono sono pratiche che si sono accumulate per 25 anni per una serie di ragioni», spiega Tavolacci. «Di solito sono state istruite, ci sono state richieste di integrazione, carteggi tra amministrazione e cittadini. Ma sono troppe e si sono bloccate a causa della mancanza di personale, che lavora duro tentando di coprire l'emergenza del quotidiano e non ha più tempo per quelle».
«COLPA DEL PPR» «Quanto a concessioni e autorizzazioni», aggiunge l'esponente dell'Udc, «molte pratiche si sono accumulate a causa dell'incertezza normativa nei tre anni di vigenza del ppr. Gli uffici le hanno bloccate perché non capivano che cosa dovessero fare e così ora ce ne sono migliaia arretrate».
CANTIERI DI LAVORO Cugusi attacca: «Se mi trovassi nella condizione di chi attende l'esito di una pratica diffiderei con raccomandata il Comune di Cagliari all'adempimento, minacciando l'azione per il risarcimento del danno».
Poi propone una soluzione: «I cantieri di lavoro a termine, come quello che il Comune di Quartu ha allestito per evadere, grazie a professionisti esterni, tutto l'arretrato dei condoni».

28/07/2010