Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via libera alla variante di Santa Gilla

Fonte: L'Unione Sarda
28 luglio 2010

Comune

C'erano pochi dubbi sul fatto che la votazione su una variante, di per sé banale, all'intervento edilizio sull'area dell'ex cementeria di via Santa Gilla avrebbe avuto una forte connotazione politica. E così è stato. Con il centrosinistra sulle barricate, anche sulla presunta rapidità dell'iter della pratica, e il centrodestra che sottolinea i «benefici per la città, anche grazie alle cessioni (un asilo, parcheggi) che l'imprenditore (la società ImmobiliarEuropea che fa capo all'editore dell'Unione Sarda Sergio Zuncheddu) fa al Comune a costo zero».
Alla fine la variante «non sostanziale», che riguarda in sintesi la ridistribuzione di volumi e il ritorno a una delle destinazioni previste originariamente nel progetto, cioè un cinema multisala da 1300 posti, passa con 20 voti a favore e 4 contrari. Con un giallo finale: l'assenza dall'aula al momento del voto di Nanda Loche (Udc) il cui sì, però, risultava regolarmente registrato. Significa che se i consiglieri d'opposizione fossero usciti dall'aula sarebbe mancato il numero legale e il Consiglio sarebbe dovuto essere riconvocato a domicilio per una nuova votazione. Non è accaduto perché la segnalazione fatta dal Pd Claudio Cugusi è avvenuta a voto registrato. «Se vuole potrà fare ricorso», ha suggerito il presidente del Consiglio Corsini.
Annotazioni a margine di una seduta che, a parte alcune interrogazioni e il sì al programma di ripartizione dei fondi per le chiese, ha riguardato tre pratiche urbanistiche approvate il 14 luglio scorso dalla Giunta comunale ed esaminate nei giorni successivi dalla commissione urbanistica. Per Goffredo Depau (Pd) si è trattato di tempi troppo rapidi. Per Tavolacci è l'iter normale di una pratica burocratica: la variante è stata presentata nel novembre del 2009 su richiesta dell'Ufficio della direzione patrimonio e, dopo numerosi passaggi, è stata esitata dalla giunta a metà luglio per poi passare in commissione e in aula assieme ad altre tre pratiche. «In via Santa Gilla c'era un rudere, un cancro della città, ora c'è un complesso che rappresenta un momento di crescita della città». Per Depau, che ha chiesto un rinvio del voto per approfondire la pratica, «è stata modificata la skyline della città ed è necessario valutare meglio l'impatto sulla viabilità del multisala».
Al termine della seduta il sindaco ha spiegato che «la partecipazione del capitale privato è fondamentale per la crescita della città e l'intervento di via Santa Gilla è un esempio di come Cagliari si può riqualificare e può migliorare. Anzi», ha detto Floris, «con i vincoli di oggi lì ci sarebbe ancora il rudere di una cementeria». (f. ma.)

28/07/2010