Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Graziano Milia non lascia: raddoppia

Fonte: La Nuova Sardegna
21 luglio 2008

LUNEDÌ, 21 LUGLIO 2008

Pagina 19 - Cronaca

Più potere al Casic con la riforma dei consorzi industriali

Territorio più ampio e autonomia maggiore La società del Tecnocasic sarà incorporata

CHE COSA CAMBIA

CAGLIARI. Il termovalorizzatore Tecnocasic non sarà privatizzato ma resterà saldamente nelle mani del Casic, quindi nella proprietà pubblica: il tentativo di tenere fuori la società controllata dal nuovo ente provinciale è svanito con la nuova legge di riforma dei consorzi industriali, che contiene novità importanti. Arriva la fine per le assunzioni di taglio politico, come quella del vicepresidente della Provincia Cesare Moriconi: quando, tra settanta giorni, la norma entrerà in vigore ogni nuovo ingresso nel libro-paga del Casic avverrà soltanto per concorso pubblico.
Non solo: il Casic avrà un’assemblea dei soci molto più snella, perchè dagli attuali cinquantadue enti e associazioni consorziati si passerà a soli sei, con un notevolissimo risparmio di soldi e di tempo. A far parte dell’assemblea generale saranno i comuni il cui territorio ricade nell’area industriale, quindi Cagliari, Capoterra, Uta, Assemini e Sarroch cui s’aggiungerà un rappresentante della Camera di Commercio da scegliersi su una terna. Definiti anche gli organi: saranno il presidente, il collegio dei revisori, il consiglio di amministrazione, l’assemblea e il direttore generale, la Regione ne avrebbe preferito solo quattro. Cresce invece la competenza complessiva del Casic, che sarà un’ente pubblico provinciale con piena autonomia funzionale, patrimoniale e amministrativa.
Tecnocasic. L’idea della Regione era si scorporare la società del termovalorizzatore facendo leva sull’articolo 4 della nuova norma, quella che vieta ai consorzi industriali di costituire società e di acquisire partecipazioni anche di minoranza. Sarà così, ma d’ora in poi. Quindi Tecnocasic da società controllata al settanta per cento si scioglierà e diventerà parte integrante del Casic. Con un problema da risolvere: il socio privato (30% delle quote) una compagine che farebbe capo al costruttore Gualtiero Cualbu, dovrà essere liquidato. Un compito del collegio di liquidatori, tre membri da nominare fra i dipendenti di provincia, comuni e Regione. Sullo stop alle assunzioni a chiamata diretta i consiglieri regionali Adriano Salis e Marco Meloni avrebbero voluto un effetto retroattivo della legge per tagliare fuori il neoassunto Moriconi, uno scandalo che ancora pesa sul centrosinistra cagliaritano. Niente da fare: il personale in organico al 20 dicembre 2007 conserverà posto e stipendio.
Autonomia. Da ente pubblico economico controllato dalla Regione il Casic acquisirà una maggiore autonomia, oltre che competenza su un territorio più vasto perchè andrà a coincidere con quello della Provincia. La nuova legge gli attribuisce infatti autonomia funzionale, patrimoniale a amministrativa. Come dire che gli organi dell’ente potranno muoversi e decidere liberamente nei limiti imposti dalla legge. E’ caduto in dirittura d’arrivo il tentativo di tenere fuori dagli organismi di governo del Casic i rappresentanti della Camera di Commercio: ce ne sarà uno solo, ma farà parte dell’assemblea generale nella nuova configurazione a sei.
Il presidente. La nuova legge non fa riferimento ai presidenti dei consorzi nella versione rinnovata. Al Casic dovrebbe restare quindi in sella e con pieni poteri Graziano Milia, il cui territorio di competenza come vertice del Casic andrà ora a coincidere con quello che gli compete come capo dell’esecutivo della Provincia. Non sembrano esserci all’orizzonte ipotesi di incompatibilità, di certo non ci sono sotto il profilo strettamente legale. Questo significa che sarà Milia a decidere se mantenere la poltrona di Macchiareddu o lasciarla. La sua elezione era stata d’altronde il frutto di una complessa mediazione politica. Difficile quindi che un problema legato alla presidenza venga sollevato già adesso. Da definire invece la posizione di Nino Granara, appena nominato al vertice del Tecnocasic: con l’incorporazione della società controllata nel Casic dovrebbe crescere una presidenza (la sua) e anche una direzione generale. A meno che non si trovi il modo di attribuire alla gestione del termovalorizzatore una qualche forma di autonomia, se la legge regionale lo consentirà.