Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Elisa incanta Cagliari

Fonte: L'Unione Sarda
23 luglio 2010

Elisa incanta Cagliari

Quanto osa Elisa. Canta Janis, rende omaggio al maestro Cohen, canta le canzoni nuove e quelle vecchie. Ma canta di più il pubblico di Cagliari che per due ore diventa un coro di cinquemila voci. Elisa forse non si aspettava tanto affetto. Sin dalle prime battute del concerto visto ieri sera all'Anfiteatro romano (organizzato da Sardinia Entertaniment) l'artista friulana intuisce che non è uno spettacolo come tutti gli altri.
Due anni fa si era presentata vestita di bianco, su un palco con scenografie new age e tante piante. Questa volta la neo mamma regala due ore di pop rock energico e raffinato. Ripercorre tutte le tappe significative della sua carriera, interpreta alcune cover, canta le canzoni dell'ultimo disco Heart . Canta in italiano e in inglese.
Si presenta in scena senza musichette introduttive. Piomba sul palco quando le luci sono ancora accese. Il tempo di guardare in faccia i cinquemila dell'Anfiteatro, poi si parte con This knot . Il grande schermo rilancia immagini digitali, graffiti pop art, voci e volti degli anziani di Monfalcone, la città di Elisa. «Non bisogna dimenticare le radici», dice prima di intonare Luce . Non manca l'attesissima Ti vorrei sollevare e l'omaggio a Tears for fears con Mad world . I suoni rock caratterizzano la prima parte dello show, poi il palco si svuota e inizia una lunga parentesi acustica. La tensione però non cala. Anzi. L'omaggio a Janis Joplin è da brivido. Elisa rilegge in modo originale la splendida Mercedes Benz . Suona il piano in Qualcosa che non c'è , lascia il microfono al pubblico per Broken e Rock your soul , poi un gioco di luci copre di stelle platea e gradinata. È l'atmosfera ideale per cantare Hallelujah di Leonard Cohen.
Il concerto-karaoke continua con A prayer, Gli ostacoli del cuore e Almeno tu nell'universo . Il pubblico in diverse circostanze, tra un brano e l'altro, si alza in piedi per tributare svariate standing ovation. I responsabili della sicurezza trattengono a stento i fan. Per un'ora e mezza quelli più sfegatati stanno seduti, poi tutti sotto il palco a cantare, applaudire, lanciare bigliettini e ovviamente a ballare. Il finale è tutto acustico con la rilassante Forgiveness (nel disco duetta con Antony dei Johnsons) e l'intramontabile Redempion song di Bob Marley. Domani si replica a Alghero.
FRANCESCO PINTORE

23/07/2010