Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Invasi dal turismo sostenibile

Fonte: La Nuova Sardegna
19 luglio 2010

DOMENICA, 18 LUGLIO 2010

Pagina 1 - Cagliari

I bed and breakfast sono triplicati in una città di vacanze suo malgrado

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Dal 2007 ad oggi sono triplicati: i bed and breakfast sono passati da cinquanta a circa centocinquanta, solo in città. Se poi si aggiunge l’hinterland la cifra arriva a trecento. Nelle strade di Cagliari e del centro storico in particolare si incontrano molti turisti: sia di giorno, che di notte. Da un lato ci sono le navi da crociera, che quest’anno dovrebbero raggiungere i 150mila visitatori potenziali; dall’altro i voli low cost che vedono il capoluogo dell’isola collegato con una ventina di località e Barcellona come obiettivo privilegiato. La città sta diventando una meta sempre più ambita. «Le persone vengono da noi perchè ci siamo trasformati in un centro d’arte - spiega Ada Lai, che sovrintende all’area Turistica al Comune - non siamo solo una luogo appetibile per il mare, ma anche per quello che si può vedere». Da noi «c’è un turismo culturale - spiega Luca Pinna, responsabile del Wwf - ma va detto che molte cose sono ancora da fare, soprattutto per valorizzare, in questa direzione, le ricchezze ambientali».
Di certo tutti sono d’accordo su un punto: i visitatori iniziano ad arrivare e sono molti. Si tratta di un turismo, che alcuni chiamano «sostenibile», fatto di persone che amano la cultura e la storia della città. Sembra quasi che Cagliari sia diventata una risposta alla crisi: al posto delle località stile Rimini, si privilegiano città più vivibili, ricche di ambiente e luoghi di cultura. Da qui lo sviluppo dei bed and breakfast che, assieme all’ostello (sempre pieno), danno una risposta all’esigenza di un turista non ricco, ma che spende ugualmente, seppure con maggiore oculatezza, puntando alla qualità. In questi ultimi anni sono stati aperti molti centri d’arte. Si va dall’ex Vetreria di Pirri all’Exma, dal palazzo di città di Castello al vecchio liceo artistico di piazzetta Dettori, dalla Passeggiata coperta al museo sotto il Comune, dal Ghetto degli ebtrei al Bastione restaurato. Più una serie di iniziative suggestive come il concerto a Villa Tigellio e al Faro di Sant’Elia. «Ma io direi che l’afflusso di turisti avviene soprattutto grazie a internet e al fatto che i messaggi, oggi circolano con molta più facilità di ieri», afferma Nicola Simeone, del consorzio Centro storico. «Sì, vi sono molti centri d’arte - continua - ma sono utilizzati poco e male: manca un progetto. Nella Passeggiata coperta, ad esempio, si potrebbero fare di continuo interventi di animazione culturale. In effetti non c’è fantasia».
Che non si tratti di visitatori provenienti solo dalle crociere (come qualcuno ha affermato) lo dimostra soprattutto la loro presenza notturna. I turisti che provengono dalle mega navi, semmai, funzionano come propaganda, una volta tornati nei luoghi di provenienza. Da qui l’importanza di una maggiore consapevolezza da parte della categoria dei commercianti e del Comune. «Molti servizi sono carenti - sottolinea Sergio Mascia, presidente del consorzio Poetto Service - se da un lato si vedono tanti turisti anche al Poetto, di più degli altri anni, dall’altro non abbiamo mezzi di trasporto colettivi notturni. Queste persone, in genere, arrivano in città coi voli low cost, senza macchina, mentre la sera non ci sono bus. L’ultimo pullman parte dalle 23,15. Costerebbe poco metterne un mezzo all’una e un altro alle due del mattino». Nei week end invece si assiste a un super affollamento «con migliaia e migliaia di auto. Un potenziamento del numero dei mezzi pubblici aiuterebbe ad alleggerire la penalizzazione prodotta dai veicoli sul Poetto». Un problema sottolineato anche da Pinna che ricorda «l’importanza della sensibilizzazione per il mezzo pubblico».
«Cagliari città turistica» era lo slogan di un tempo che ora, grazie ai voli low cost, al proliferare dei bed and breakfast, a una maggiore attenzione ai centri d’arte e monumantali (pur insufficiente), ma anche alla crisi, sta iniziando a diventare una realtà.