Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Temperature da altoforno negli ascensori di Castello

Fonte: L'Unione Sarda
23 luglio 2008

centro storico

Due donne sono persino svenute per il caldo, riprendendosi solo diversi minuti dopo che le porte si erano riaperte ed i soccorritori le avevano portate di peso all'esterno facendole prendere aria. Entrare negli ascensori pubblici in questi giorni, soprattutto nelle prime ore del pomeriggio, è come tuffarsi dentro ad una fornace. Niente climatizzazione, ma vetro e lamiera che diventano roventi sotto il sole di luglio e che fanno salire all'interno la colonnina di mercurio a temperature che tolgono il respiro. «Per fortuna che dura poco» ha commentato ieri una donna appena uscita dall'ascensore che dal terrapieno di via Regina Elena sale sino al bastione. «Oggi è una giornata ventilata e non c'è tanto caldo», ha ripetuto, «ma nei giorni scorsi era impossibile: si poteva morire dentro». Effetto serra, anzi effetto forno che provoca malessere e, di recente, anche qualche svenimento. A confermarlo sono soprattutto gli abitanti del rione Castello che utilizzano gli ascensori per salire e scendere dal quartiere, ma anche i tanti turisti stranieri che, in queste settimane, sono comparsi in giro per la città. «In altre città sono climatizzati», commenta Emanuela Picci, banconiera di un bar di piazza Yenne che utilizza l'ascensore comunale accanto alle scalette di Santa Chiara: «Tanti giorni è preferibile usare le scale perché dentro si soffoca. Sono belli e comodi, ma vanno pianissimo e senza aria condizionata talvolta è insostenibile». ( fr.pi. )

23/07/2008