Rassegna Stampa

Il Sardegna

Una chiazza nera invade il Poetto dal mare un'ondata di catrame

Fonte: Il Sardegna
14 luglio 2010

L'allarme. Decine di chiamate alla Capitaneria, segnalazioni dalla quarta fermata al Margine Rosso

Le petroliere sotto accusa.Vargiu(Riformatori): intollerabile nella stagione turistica 

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it

«C’è petrolio ovunque». Una signora indica i pezzi di catrame sulla battigia, davanti all’ex ospedale Marino. Pezzi piccoli ma sufficienti a far diventare neri i piedi dei figli che entrano ed escono dall’acqua in continuazione. Sono le 18. La prima segnalazione arriva in Capitaneria di porto alle 16. Poi le chiamate si moltiplicano: il catrame viene avvistato a partire dalla quinta fermata del Poetto, in crescendo fino all’Ottagono, al litorale di Quartu e al Margine Rosso. La Guardia costiera fa uscire una motovedetta per una ricognizione e si appoggia a un elicottero della base di Elmas per capire cosa c’è effettivamente in mare. Dall’alto sembra tutto più chiaro: tre chiazze che si avvicinano alla riva. Forse un regalo di qualche petroliera, azzardano dalla centrale operativa della polizia municipale, o solo l’effetto del vento che è cambiato, ipotizzano da quella della Capitaneria.

LA MACCHIA c’è, ad ogni modo. I vigili urbani trovano e fotografano le sue tracce che in direzione Quartu diventano consistenti. Intanto, dopo il giro della motovedetta dalla Capitaneria di Porto fanno sapere che a trecento metri dalla battigia non è stata riscontrata alcuna forma di inquinamento ambientale. Forse, quando sono già le 20, la corrente ha fatto in tempo a depositare i pezzi di catrame sulla spiaggia. Sempre dalla Capitaneria: «Ancora non sappiamo se procedere alla bonifica del tratto interessato stasera o domani». Non è la prima volta che succede. Lo sottolinea in serata il consigliere regionale dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, che parla di «invasione, l’ennesima nel litorale, di una marea di miscele oleose e di catrame che hanno reso impraticabile il bagnasciuga e reso difficoltosa la balneazione, creando danni e irritazione tra le migliaia di bagnanti».

«È INTOLLERABILE – protesta nella sua interrogazione rivolta al presidente della Giunta e agli assessori regionali all’Ambiente e al Turismo – che nel pieno della stagione turistica un simile danno di immagine possa essere causato alla più bella spiaggia urbana d'Italia. Ed è ancora più intollerabile che gli autori del danno possano avere la speranza di farla franca impunemente ». «I Riformatori – continua - chiedono al presidente della Regione e agli assessori competenti che si attivino perché, in collaborazione con la Saras e la Capitaneria, siano individuate le petroliere responsabili dello scempio e siano obbligate a risarcire i danni. E chiedono che la Regione attivi un sistema di vigilanza che consenta di difendersi dai nuovi vandali del mare mettendo fine a questi episodi »