Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le immagini del capoluogo nel primo '900

Fonte: L'Unione Sarda
8 luglio 2010

Le immagini del capoluogo nel primo '900

Gli scatti inediti di un fotografo innamorato di Cagliari, un ritratto della città in bianco e nero, attraverso i primi cinquant'anni del Novecento. E poi l'affascinante pendant tra immagini antiche e attuali (complice un altro fotografo), con la trasformazione della vita del capoluogo nell'arco di un secolo. Si apre domani, alle 19, al centro d'arte del Ghetto di via Santa Croce 18, la mostra Tracce di tempo: ritratti e stagioni della città di Cagliari .
L'esposizione è dedicata all'opera di Alfonso Efisio Thermes, fotografo nato nel 1889 e scomparso nel 1969. Centocinquanta scatti, in gran parte inediti (nella foto in alto Calamosca di notte nel 1946), dedicati a Cagliari ma anche alla vita nelle campagne dell'Isola.
È stato il nipote Davide Campus, con l'associazione culturale InControLuce (hanno collaborato Fiammetta Sau e Sebastiana Floris) a portare alla luce l'opera del nonno, con la stampa delle immagini dai negativi originali di vecchie lastre di vetro. E l'esposizione è impreziosita dal lavoro del fotografo Francesco Bittichesu, che ha realizzato le istantanee degli stessi luoghi riprodotti da Thermes, con scatti a colori realizzati nel 2010.
Sono quaranta le foto che ritraggono Cagliari ieri e oggi , stampate su maxi formati (90 per 150). «Abbiamo voluto evidenziare i cambiamenti subiti nel tempo dalla città», racconta Campus. «C'è il riferimento alle alterazioni legate alla crescita urbana degli ultimi cinquanta o cent'anni, ma anche al diverso modo in cui gli stessi luoghi vengono vissuti dai cagliaritani». L'iniziativa «è nata soprattutto dalla voglia di riportare alla luce mezzo secolo di lavoro di mio nonno, che ha passato una vita dietro al suo obiettivo con gli scatti dal primissimo Novecento, sino agli anni Cinquanta-Sessanta. E la partecipazione di Francesco Bittichesu ha contribuito a esaltare i contrasti tra la realtà attuale e quella che fu».
La mostra del Ghetto resterà aperta sino al 26 settembre. Si potrà visitare tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. (g. z.)

08/07/2010