Il parere degli esperti sui dati del rapporto Osservasalute sulle aree metropolitane


Se Napoli è la città più feconda, Cagliari è quella con il tasso di fertilità più basso d'Italia, con 0,98 figli per donna. Che nascessero pochi bambini l'avevamo intuito ma che fossimo gli ultimi, proprio gli ultimi della classifica, non ce l'aspettavamo. Prenderne atto è già qualcosa e basta leggere quel che dice il Rapporto “Osservasalute aree metropolitane 2010” a proposito delle nascite nel capoluogo sardo. La città invecchia, l'età media del parto supera ormai abbondantemente i 30 anni, spesso il primo figlio arriva ai 40, quando la fertilità non è proprio al massimo.
L'ANALISI DEI DATI Ok: si fanno sempre meno figli. Perché? La causa non è da ricercare nello stato di salute delle donne sarde. «Ma nel fatto che la situazione socio-economica della Sardegna è tra le più disastrate - sottolinea Giovanni Monni, primario di ginecologia al Microcitemico - la difficoltà di trovare lavoro ritarda anche la possibilità di avere una gravidanza». Il sindacato, con Oriana Putzolu della Cisl, conferma: «Il tasso di disoccupazione femminile raggiunge anche livelli del 30-35% e ancora non sono state adottate misure per favorire l'immissione delle donne nel mercato del lavoro. Come i giovani, le donne non riescono a realizzare un piano di vita e senza lavoro non fanno figli».
CONTROTENDENZA È un dato in controtendenza, visto che in Italia la natalità è in aumento: tra il 2001 e il 2005 i valori, pur inferiori al “livello di sostituzione” (ci vorrebbero 2 figli per donna per un ricambio generazionale), si attestano a livello nazionale all'1,3 figli per mamma. Cagliari, invece, è sotto la media ed è un dato negativo (né consola sapere che siamo la città dove si ricorre meno all'aborto): non solo perché un figlio è un evento di gioia in tutte le famiglie ma anche perché la nascita dei bambini è un dato molto importante per lo sviluppo economico e sociale di qualunque regione.
IL SOCIOLOGO La colpa non è certo delle mamme. Don Francesco Mariani, sociologo e direttore di Radio Barbagia, punta il dito contro un sistema sociale che non garantisce aiuti, organizzazione e servizi, anche perché a Cagliari non c'è l'immigrazione che sta rendendo più prolifiche le grandi città, come Roma e Milano. «Non ci sono state politiche serie sulla famiglia e c'è stato un orientamento della cultura italiana a scoraggiare la maternità. Che non è più al primo posto. Si deve ricominciare a parlarne in maniera naturale e necessaria, come un bene sociale, legato al contesto complessivo della città: non ricordiamoci di parlarne solo quando ci fa comodo».

08/07/2010