Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, i forzati del traffico domenicale

Fonte: L'Unione Sarda
5 luglio 2010

Centinaia di auto in coda sotto la canicola, ignorata la ztl alla Prima fermata. Pienone in spiaggia

Al Poetto una domenica bestiale tra afa insopportabile, lunghe code e sosta selvaggia. Complice la prevista ondata di caldo torrido e la voglia di tanti di concedersi una nuotata refrigerante, decine di migliaia di automobili cariche di aspiranti bagnanti hanno letteralmente intasato sia il lungomare che il lungosaline. Il risultato? Mezzi a passo d'uomo da Ponte Vittorio alla Rotonda di Marina Piccola e parcheggi introvabili fino alla Bussola. A mezzogiorno la situazione appariva caotica con auto in ogni dove: sulle aiuole spartitraffico, nelle cunette attigue al canneto e perfino nel giardino della chiesa della Vergine della salute.
I PARCHEGGI Strapieno lo sterrato di Marino Piccola, idem i parcheggi vicini all'ospedale Marino. La Ztl della Prima fermata è stata ignorata e i malcapitati ciclisti della domenica si sono ritrovati ancora una volta costretti a dividere lo spazio con automobili e scooter sfreccianti. Se per arrivare in spiaggia da piazza Amsicora c'è voluto più di mezz'ora, il rientro a casa per il pranzo si è rivelato un incubo peggiore con centinaia di automobili incolonnate sull'asfalto bollente. Molti hanno optato per la classica scorciatoia del Quartiere del Sole ma la scelta si è rivelata infelice perché giunti in via Euro hanno dovuto attendere prima di riuscire a immettersi in via Tramontana e poi sull'Asse mediano.
QUARTU Disagi pesanti anche sul fronte quartese. In viale Colombo la fila cominciava praticamente subito e raggiungere viale Marconi è parsa un'impresa impossibile, al punto che qualcuno ha imboccato, incurante dei divieti, le stradine di Molentargius per raggiungere l'Asse e poi l'agognato viale. «Una domenica rovente e non solo per il sole», ha commentato Antonio Loi, «ritrovarsi nel traffico non fa mai piacere ma è sempre stato così. È il normale prezzo da pagare per andare al Poetto di domenica».
POSTEGGI Rassegnata anche Maria Atzeni: «Servirebbero più parcheggi, ma non so se questo basterebbe a risolvere il problema perché in giro ci sono troppe macchine. Tutti vogliono stare comodi, nessuno vuole prendere il pullman». ( p. l. )

05/07/2010