Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abbanoa, nell'acqua un buco da 11 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
2 luglio 2010

L'assemblea dei soci. Conti in rosso nel 2009. Il presidente: «Necessario un aumento delle tariffe»



Abbanoa chiude il bilancio 2009 con una perdita netta di 11 milioni e 892 mila e il presidente Pietro Cadau non nasconde la grave situazione finanziaria che va avanti fin dalla costituzione della società idrica.
LA LETTERA Il bilancio è stato approvato ieri dall'assemblea degli azionisti con la maggioranza del 96,11 per cento (era presente il 64,37 per cento del capitale sociale) come pura formalità ma il presidente con una lettera ai soci ha evidenziato la pesante condizione in cui si trova la spa gestore unico del servizio idrico per la Sardegna. Cadau ha puntato il dito sulle carenze strutturali causate dalla mancanza negli anni di risorse destinate alle infrastrutture che causano perdite nelle reti idriche pari al 40 per cento e rendono carenti il 56 per cento degli impianti di depurazione che richiederebbero 220 milioni di investimenti per la loro sistemazione.
«La norma e la convenzione di affidamento del servizio - ha spiegato il presidente di Abbanoa -prevedono una revisione triennale della tariffa e quella attuale, in vigore dal 2007, non consente di creare risorse sufficienti a realizzare le opere necessarie e non permette neanche di coprire i costi ordinari di gestione con conseguenze gravi sul servizio che raggiunge solo gli standard qualitativi minimi indispensabili».
PIANO D'AMBITO Secondo il presidente, Abbanoa svolge dal 2005 la gestione del servizio sulla base di un provvisorio e antecedente Piano d'Ambito «basato su complessi dati di gestione che sono risultati nel tempo non coerenti e sostanzialmente difformi dai dati reali e quindi, già all'origine, errati e incompleti».
«La mancata revisione del Piano d'Ambito e delle tariffe nel 2007 - ha aggiunto Cadau - non hanno permesso la redazione del piano industriale. Oggi questa esigenza è diventata improrogabile anche per definire una ristrutturazione del debito. Entro il 2010 si procederà con l'aumento di capitale di 14 milioni di euro che dovrebbe favorire l'ingresso di nuovi Comuni come soci e quindi sostenere la capitalizzazione della società in house. Sempre entro quest'anno la Regione dovrebbe procedere a interventi per oltre 317 milioni di euro per investimenti strutturali».
Il capitale di Abbanoa è in mano a 335 Comuni sardi che detengono l'85,42 per cento del totale mente la Regione ne detiene il 14,57 per cento. Fanno la parte del leone Cagliari e Sassari che hanno rispettivamente il 18,03 e il 13,55 per cento del capitale, seguono Nuoro con 4,02, Olbia con 3,11, Carbonia con 2,09, Alghero con 1,5, Quartu con 1,43, tutti gli altri Comuni hanno quote sotto l'1 per cento.
L'ASSESSORE Ottimista sul futuro di Abbanoa l'assessore dei Lavori Pubblici Angelo Carta «La Regione sta lavorando di concerto con gli amministratori di Abbanoa perché non può esimersi dall'intervenire, con le forme che saranno decise. Abbanoa è un patrimonio di tutti, un'azienda di duemila dipendenti con una funzione sociale importante, quindi il suo salvataggio è un obbligo».
I SINDACI Il sindaco di Cagliari Emilio Floris per il futuro punta sull'azione: «L'illustrazione del bilancio è stata cruda e reale tale da spronarci a prendere delle decisioni per il futuro, soprattutto per quanto riguarda le risorse che esistevano come programmazione della Regione e non sono però entrate nelle casse della società portando a questi risultati insoddisfacenti». Chiede unità d'intenti e sforzi comuni il sindaco di Sassari Gilberto Ganau: «Dobbiamo fare tutti uno sforzo per cercare di invertire l'andamento senza stare a cercare le responsabilità passate».
SERGIO ATZENI

02/07/2010