Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Abbanoa in crisi Bilancio in rosso per 12 milioni

Fonte: La Nuova Sardegna
2 luglio 2010




La denuncia del presidente Pietro Cadau. Attacco di Cherchi alla Regione: «Ha forti responsabilità»

CAGLIARI. Un Piano d’ambito vecchio e basato su previsioni errate, l’impossibilità di approvare un piano industriale, la mancata revisione delle tariffe dell’acqua (ferme al 2007), con la conseguente difficoltà a coprire i costi ordinari di gestione. E una perdita d’esercizio che nel 2009 ha sfiorato i dodici milioni di euro. Sono le principali criticità denunciate ieri da Pietro Cadau, presidente del consiglio di amministrazione di Abbanoa, il gestore unico del servizio idrico sardo, nel corso dell’assemblea generale dei soci (amministratori comunali e provinciali). Nel sollecitare un aumento di capitale pari a 14 milioni (da coprire con l’ingresso di nuovi comuni soci e, per oltre 11 milioni, con quote degli attuali), Cadau ha presentato «la grave situazione operativa nella quale la società opera dalla sua costituzione. Bastano due indici - ha detto il presidente - per evidenziare lo stato attuale: perdite idriche in rete per il 40% e il 56% (dei 357 impianti gestiti) che presenta carenze sulle strutture civili e impiantistiche e che richiedono investimenti per la messa a norma di oltre 220 milioni». Nota dolente, per Cadau, la mancata revisione della tariffa dell’acqua.
Cadau ha ricordato la possibilità di privatizzazione della gestione dell’acqua, introdotta dalla normativa nazionale, «e l’obbligo di cedere entro la fine del 2011 almeno il 40% del capitale sociale ad investitori e operatori industriali». Proseguendo nel resoconto su quanto avvenuto in questi anni, il presidente ha precisato che «il Piano d’ambito prevedeva un’adeguata capitalizzazione del gestore attraverso aumenti di capitale da parte degli azionisti fino al ventesimo anno. Invece nei primi cinque anni di Abbanoa l’apporto è stato di circa 102 milioni. Nel complesso sono entrate in esercizio dal 2005 opere per 183 milioni di euro e nel mese di aprile la Regione ha annunciato che entro la fine dell’anno saranno affidati interventi per oltre 317 milioni». Nessuna affidabilità poi per le previsioni del passato, perchè -ha detto ancora - «le stime dei ricavi e dei crediti realizzate in passato si sono rivelate errate: gli stessi consumi, stimati in 230 metri cubi annui ad utente, in realtà sono in media di 150 mc all’anno per utente. I crediti si sono rivelati più bassi (155 milioni da accertare e fatturare, 37 milioni quelli certi), i debiti (pari a oltre 150 milioni alla nascita di Abbanoa) si sono confermati tutti». Il presidente ha poi denunciato il blocco del progetto per il sistema informatico, «bocciato a febbraio dall’agenzia del distretto idrografico». Chiudendo Cadau ha parlato dei risultati raggiunti, «migliorativi per incassi e fatturazione. Per la prima volta sono stati superati i 210 milioni di fatturato e i 130 di incassi, con 70 milioni di fatture emesse tra novembre e dicembre». Scontata l’approvazione del bilancio da parte dei pochi amministratori presenti, da più parti sono arrivati dubbi sulla gestione di questi anni. Per il sindaco di Carbonia e presidente della Provincia del Sulcis, Tore Cherchi, «la Regione ha una forte responsabilità su quanto accaduto in questi anni, in particolare per il commissariamento illegittimo dell’Autorità d’ambito. Le lacune derivano dalle decisioni politiche, non dalla legge».