Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alla “Mereu” il polo dell'Esercito

Fonte: L'Unione Sarda
1 luglio 2010

La caserma di San Bartolomeo al centro della trattativa tra Regione e Comando militare

Passaggio degli altri beni al Comune: trattativa in alto mare
Caserme, poligoni di tiro, alloggi ed ex panifici. Ecco i beni un tempo militari e ora a disposizione della Regione. Inutilizzati.
A Cagliari più che di cessione di beni demaniali o federalismo fiscale è più giusto parlare di riallocazione . Tradotto, la Regione per entrare in possesso di caserme, poligoni di tiro e alloggi per ufficiali che ritiene particolarmente interessanti deve sborsare una montagna di milioni, necessari per trasferire i servizi in un unico polo, liberando così le strutture che potrebbero essere utilizzate per scopi pubblici. C'è una lista, ma quali sono i beni militari immediatamente dismissibili e quelli dismissibili previa riallocazione delle funzioni svolte ? Individuarli non è semplice. Una cosa è certa nell'assessorato regionale agli Enti locali, che gestisce la fase di transizione con il Demanio statale, il federalismo fiscale è una bufala colossale. «Tutti i beni militari non più in uso entrano nella disponibilità della Regione. Il resto sono chiacchiere», spiega il direttore generale Giovanni Carta. I beni e servizi attualmente non destinati a servizi statali da trasferire alla Regione Sardegna sono descritti nell'allegato B del protocollo d'intesa firmato nel 2008 dall'allora presidente Renato Soru e dal direttore dell'Agenzia del demanio Elisabetta Spitz.
BENI DISMISSIBILI La lista dei beni militari che potrebbero entrare immediatamente nelle disponibilità della Regione parte da un sito che descrive ampiamente l'incapacità di gestire, in modo per lo meno non dispendioso, le strutture che un tempo avevano le stellette: l'alloggio del comandante e l'ex deposito carburanti dell'Aeronautica militare di Monte Urpinu. Oltre il cancello sono visibili i veri padroni dell'ex caserma: erbacce e degrado. Per non parlare dell'abitazione del comandante in via Cagna, una villa abbandonata da anni e a rischio occupazione. Come verranno utilizzati i due siti? «Lo richiede l'Ente foreste, ma anche il Comune di Cagliari avanza pretese», spiega Giovanni Aramu, componente del comitato misto paritetico per le servitù militari. Risultato? Non solo non è utilizzata, ma la Regione paga le guardie giurate per evitare imbarazzanti appropriazioni illecite. Gli altri beni militari dismissibili sono per la maggior parte in mano all'incuria o a senzatetto. Proseguendo nella lista, troviamo l'ex stabulario di Calamosca, le palazzine ufficiali e l'ex poligono di tiro; l'ex centro sanitario di vico Merello (completamente abbandonato), l'ex caserma Monte Grappa (attualmente occupata da abusivi), l'ex deposito carburanti della Marina militare di Monte Urpinu, esclusa la casa occupata da senzatetto in via Dei Conversi e l'ex tettoia ricovero quadrupedi all'ingresso di viale Sant'Elia. Questi beni sono già nella disponibilità della Regione, che però non ha ancora deciso la destinazione. C'è poi la trattativa in corso con la Marina militare sull'ex stazione segnali del faro di Sant'Elia e una parte del fortino di Sant'Ignazio.
LA TRATTATIVA Regione e Comando militare dell'Esercito trattano per la riallocazione di siti con le stellette sottodimensionati che verrebbero accentrati in un unico polo individuato nella caserma Mereu, attuale autoreparto compreso nel quadrilatero tra viale Poetto e San Bartolomeo. Trasferire uomini, mezzi e adeguare gli spazi della Mereu alle nuove esigenze ha un costo. E anche salato: secondo una prima stima servirebbero almeno 60 milioni di euro. C'è poi il discorso della ristrutturazione dei beni che passerebbero nelle mani della Regione. A conti fatti l'apparato regionale dovrebbe mettere sul piatto non meno di cento milioni di euro. Soldi investiti bene? Chissà. L'amministrazione di viale Trento non è stata in grado di decidere sui beni che ha già in possesso, figuriamoci su quelli che deve ancora acquisire. Ecco la lista dei beni dismissibili previa riallocazione : magazzini dell'Aeronautica in viale Elmas, ospedale militare Amerigo Demurtas; magazzino vestiario via Liguria; Caserma Gioda e Martinazzo; ex panificio militare Buoncammino, caserma Ederle, magazzini del Genio e alloggi; ex rifugi bunker in viale Colombo.
ANDREA ARTIZZU

01/07/2010