Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'Isola torna in possesso dei suoi beni

Fonte: L'Unione Sarda
29 giugno 2010


Lo Stato si libera di 134 immobili. Il demanio: elenco ufficioso

 Dagli isolotti di Caprera alle ex batterie militari dell'arcipelago di La Maddalena. Fino al supercarcere dell'Asinara, occupato da tre mesi dagli operai della Vinyls in quella che è stata ribattezzata “Isola dei Cassintegrati”. Ma anche una chiesa a Luogosanto, nel cuore della Gallura, e un intero villaggio, quello Calik di Fertilia, vicino ad Alghero. Sono 134 i beni dismissibili in Sardegna secondo un lungo elenco che tuttavia all'Agenzia del demanio non confermano, anzi, sottolineando che la mappa «non è ufficiale, è provvisoria e sarà corretta e aggiornata solo alla fine di luglio». Un piccolo giallo, quello legato all'elenco dei beni. Dove, tuttavia, compaiono tutti quei terreni e fabbricati che non vengono più considerati utili dallo Stato e passano nella disponibilità di Regioni ed enti locali in base al federalismo demaniale.
Un passaggio tecnico che tuttavia è già previsto dall'articolo 14 dello Statuto sardo. La conferma arriva dal costituzionalista Gianmario Demuro: «Pur non conoscendo i contenuti di questo elenco, secondo l'articolo 14 dello Statuto tutti i beni demaniali devono passare dallo Stato alla Regione. Per questo, ci sono delle procedure codificate che regolano il trasferimento dei beni che devono essere individuati e quantificati».
Fabbricati e terreni che Regione, Province e Comuni possono ottenere a titolo gratuito, con l'obiettivo della loro valorizzazione ma anche eventualmente della vendita, a patto che l'introito sia destinato all'abbattimento del debito pubblico.
LA MAPPA PROVVISORIA Dal Museo di Villa Giulia a Roma alla sede della facoltà di Ingegneria della Sapienza a San Pietro in Vincoli, dall'ex Forte Sant'Erasmo a Venezia al faro di Ponza: sono tante le perle del demanio statale trasferibili agli enti locali in base al federalismo demaniale. I territori, come già sottolineato, avranno fra un mese circa a loro disposizione l'elenco ufficiale e aggiornato dall'Agenzia del demanio.
Dalla sede romana, sono prudenti: «In circolazione c'è un elenco da correggere e aggiornare, non c'è assolutamente nulla di ufficiale». Tuttavia, ci troviamo di fronte a un numero importante di fabbricati, terreni edificabili, agricoli e appartamenti, una lista dove fino a ora spiccano anche pezzi di monti, ex caserme e isole come quella di Santo Stefano vicino a Ventotene.
L'ELENCO Ecco la mappa, ancora provvisoria, dei beni in Sardegna che l'Agenzia del demanio mette a disposizione degli enti locali.
CAGLIARI, M. CAMPIDANO E SULCIS A Cagliari : un edificio a Calamosca, in viale San Bartolomeo; un fabbricato e un terreno in viale San Bartolomeo 10; l'ex casermetta di via Monte Grappa 3; viale Merello, l'ex Centro sanitario-ospedale, il terreno e la grotta in vico III Merello; le ex aree demaniali marittime di Su Siccu e La Plaia; i fabbricati degli eredi della famiglia Evelina Mameli, in via Doberdò. A Sant'Anna Arresi : il reliquato di bonifica in località Su Giganti. Ad Assemini : l'area agricola dall'eredità vacante di Emilio Nonnis, in località Bosco Piredda. A Senorbì : il terreno agricolo in via Sanna. A Seulo : il campo sportivo Genn'e Serra e la caserma dei carabinieri, in via Roma 110. A Isili : l'ex caserma della Fanteria. A Narcao : la caserma dei carabinieri, in vico I Nazionale. A Serrenti : l'ex caserma dei carabinieri, in via Nazionale. A Guspini : in via Matteotti, nove casermette e il terreno; in via Castaldi, un fabbricato. A Muravera : l'alloggio di servizio di Campo Ferrato (strada provinciale n. 97 Olia Speciosa). A Iglesias : l'ex sede dell'Ufficio del Registro, via Modena 2. A Domus de Maria : nella strada provinciale 71, cinque ex semafori e un alloggio. A Villacidro : in via Giovanni Battista Melis, le scuderie militari; in località Campo Spartivento e i terreni circostanti.
NUORO E OGLIASTRA A Lanusei : l'ex Casa di riposo per alluvionati, in via Ilbono. A Perdasdefogu : il terreno in via Grazia Deledda. A Osini : il terreno nel centro abitato del Comune.
ORISTANO In città: l'ex ufficio telefonico della Marina, in via Solferino; l'ex canale di irrigazione, in località Pesada; i reliquati di bonifica, in via Capo Manno e via Nuraxeddu; i reliquati di bonifica in varie strade vicinali, comunali, provinciali e statali; il casello di bonifica con terreno, via Stella Maris; tre aree di sedime di canale di bonifica in via Ozieri 18. A Solarussa il reliquato di bonifica, la strada vicinale Su Uliariu. A Riola Sardo : un reliquato di bonifica nella strada comunale Riola Sardo-San Vero Milis. A Cabras : acque esenti da estimo, strada provinciale n. 1; i caselli di bonifica, strada provinciale n. 5; reliquato di bonifica, strada vicinale. A Terralba : la baracca sulla strada Campo di Torre Vecchia. A Simaxis : quattro reliquati di bonifica Pauli Cerbus, strada comunale; a Tramatza : reliquato di bonifica, via Mazzoli. A Palmas Arborea : reliquati di bonifica Arborea, via Fermi e Gutturu Olionis. A Norbello : reliquati idraulici, strada statale 131 e via Azuni. A San Vero Milis : reliquato di bonifica, via Lussoria 7. A Siamaggiore : reliquati di bonifica in via Roma e via Garibaldi, strada comunale Siamaggiore-Massama. A Zerfaliu : ex casello di bonifica con terreno, strada comunale Zerfaliu-Villanova. A San Nicolò Arcidano : un fabbricato e un terreno in località Fonte de Sa Murta. A Tadasuni : l'area di bonifica del lago Omodeo, strada provinciale 15.
SASSARI E GALLURA A Tempio : la rimessa annessa alla caserma Zanfarino, via Mazzini; l'alloggio sottufficiali di via Enrico De Nicola. A Luogosanto : la chiesa di San Paolo (ex centro ospedaliero), in località Muzzittu; ad Alghero : villaggio Kalic, Fertilia, via Lungomare Rovigno 2; a Olbia : casermetta Padrongianos sulla Olbia-Loiri; l'ex aeroscalo Santa Cecilia sulla Olbia-Arzachena; una porzione dell'ex aeroporto di Vena Fiorita; a Luras : il terreno Rio Carana; a Palau : l'area di sedima sulla Sassari-Palau, in località Isola dei Gabbiani; a Porto Torres : gli immobili al servizio della Guardia di finanza e del ministero di Grazia e giustizia a Cala Reale nell'isola dell'Asinara; ad Arzachena : il bar in località Cala del Faro; a La Maddalena : il terreno e il fabbricato dell'ex batteria di Punta Tegge; nove fabbricati che compongono la batteria Arbuticci sull'Isola di Caprera; batteria Candeo e aree limitrofe a Punta Balena; isolotti vicino Isola di Caprera; guardia di Porto Palma e aree limitrofe sull'Isola di Caprera.
LE POLEMICHE «Le Dolomiti passeranno agli enti locali con il federalismo demaniale? Questo è estremismo federalista. C'è un limite a tutto», dice il deputato milanese del Pd Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione Affari Europei. «Ci sono beni universali, tipo appunto le Dolomiti, che sono patrimonio dell'umanità e quindi non può essere che lo Stato a gestirli. Federalismo sì, estremismo federalista no».
Al deputato del Pd replica Luca Zaia, governatore del Veneto: «Spiagge e cime delle Dolomiti venete tornano semplicemente al Veneto, ma non saranno mai messe in vendita», ha precisato Zaia, «col federalismo demaniale i beni pubblici tornano ai legittimi proprietari: le spiagge venete tornano ai veneti, le Dolomiti venete tornano ai veneti. Nessuno - conclude - si sogna di vendere arenili o montagne, che restano un nostro patrimonio che vogliamo valorizzare al meglio e che mettiamo a disposizione di tutti».
ENRICO PILIA

29/06/2010