Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«L’ex Marino? Un polo naturale e un acquario»

Fonte: La Nuova Sardegna
28 giugno 2010

La proposta avanzata in consiglio comunale per valorizzare l’area e recuperare la struttura abbandonata da vent’anni



ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. L’ex ospedale Marino da monumento architettonico del Novecento a edificio che cade a pezzi, abbandonato dal 1988. Ma allora perchè non farne un polo naturale, «mediante la realizzazione del primo acquario marino del Mediterraneo, con vasca direttamente sul mare, con centro congressi e centro studi, e albergo ricettivo»? La proposta viene da un gruppo di consiglieri comunali con Paolo Casu (Ud, presidente della commissione Attività produttive) come primo firmatario. «In questo modo l’ex Marino - precisa Casu - potrebbe diventare un importante centro di coordinamento delle ricerche sul mare».
La proposta, presentata come un ordine del giorno al consiglio comunale, ripercorre anche la situazione di degrado della zona. E propone che il piano di utilizzo del litorale tenga conto di tutto ciò che esiste all’interno del Poetto, inteso come parte del sistema di Molentargius e saline, che si allarga sino alla Sella del Diavolo. Ma per fare questo, si «dovrebbe arrivare in tempi rapidi alla restituzione da parte della Regione» del bene al Comune.
Durante la legislazione regionale guidata da Renato Soru venne fatto un appalto per la realizzazione nell’ex Marino di un centro benessere legato anche all’utilizzo dei prodotti delle saline. Poi vi sono stati una serie di problemi, con vari ricorsi. E la questione si è protratta sino all’oggi. Col Consiglio di Stato che ha dato ragione alla Prosperious, la società fiorentina che era stata esclusa dall’appalto. Il ricorso era contro la sentenza del Tar con cui, nel 2008, veniva confermata la non ammissione della società toscana alla gara di un anno prima. Nel frattempo, la cagliaritana Sa&Go - la vincitrice sul campo della gara - ha rinunciato per i troppi vincoli della soprintendenza e del demanio dovute al fatto che si tratta di un «bene di interesse culturale».
L’edificio, che ospitava l’ospedale Marino, sorse nel 1937 come colonia marinara estiva Dux. Celebre esempio di architettura razionalista, tanto da finire sulle pagine di autorevoli riviste specializzate dell’epoca, l’edificio diventò ospedale Marino nel 1947. Poi negli anni Ottanta l’ospedale venne trasferito nell’ex hotel Golfo degli Angeli, e la vecchia struttura fu definitivamente abbandonata all’incuria nel 1988. E lo è tutt’ora. «Ma perchè non farne un acquario?».