Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Raccolta rifiuti, nuovo rinvio

Fonte: La Nuova Sardegna
25 giugno 2010

VENERDÌ, 25 GIUGNO 2010

Pagina 1 - Cagliari

Il Comune annuncia un mini appalto di un anno


L’opposizione «Ancora una volta la Giunta trova scuse risibili per nascondere la propria incapacità»

ROBERTO PARACCHINI


CAGLIARI. Nuovo rinvio per l’appalto «decisivo» pluriennale sulla gestione dei rifiuti. Con una delibero del 18 giugno la giunta comunale ha deciso di puntare a un appalto temporaneo per un anno, con possiblità di rinnovo per altri sei mesi.
La motivazione. La scelta è stata giustificata, sottolinea l’opposizione in una interrogazione, con una comunicazione della Provincia in cui si dice di non programmare affidamenti per la gestione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani con scadenze contrattuali oltre il 31 dicenbre del 2012. «Nello stesso tempo però l’esecutivo del Municipio, nel prendere atto dell’impossibiità di attivare il sistema porta a porta per la differenziata, decide altresì che la gara venga aggiudicata anche nel caso pervenga una sola offerta valida».
L’antefatto. La storia racconta che nel luglio del 2009, l’assemblea comunale aveva approvato una delibera contenente alcuni indirizzi precisi: la durata della concessione del servizio in 7 anni (rinnovabili per altri 2), l’importo della gara pari ad un valore di 390 milioni di euro, e l’annullamento della gara nell’ipotesi di un solo concorrente. In quell’occasione, inoltre, il sindaco Emilio Floris aveva paventato il rischio di commissariamento nell’eventualità di ulteriori proroghe della concessione. Mentre, sottolinea l’opposizione (Ninni Depau, Pd, Claudia Zuncheddu, Rossomori, e Massimo Zedda, La Sinistra, primi firmatari), le proroghe sono state numerose.
I problemi. Il 29 aprile scorso l’allora segretario generale del Comune inviò alle autorità competenti (Procura della Repubblica, Corte dei conti etc.) una relazione dal titolo «Gestione in appalto dei servizi di igiene urbana: anomalie e irregolarità». Un documento, ricordano nell’interrogazione, che segnala il ricorso a procedure non concorsuali e l’onerosità dei contratti stipulati in occasione delle diverse proroghe, in rapproto a quelli medi. E i numerosi trasferimenti dei dirigenti.
La Provincia. Ora vi sarà un ulteriore rinvio. «La lettera della Provincia - spiega Depau - è chiaramente un pretesto. Questa si riferisce ai Comuni per i quali si pone il problema della partecipazione a bacini ottimali di raccolta. La comunicazione della Provincia non mette in discussione, né potrebbe farlo, i requisiti del bando del Comune, tanto più che il piano regionale prevede esplicitamente la raccolta porta a porta che, invece, la delibera comunale rimette in discussione».
La differenziata. Mentre «è molto più imperativo l’obiettivo previsto nel piano regionale di settore di conseguire il 65 per cento di raccolta differenziata, su base annua, entro il 2012. Percentuale che, con il bando provvisorio e la rinuncia alla raccolta domiciliare, non sarà possibile conseguire.