Rassegna Stampa

Il Sardegna

Zona rossa di via Peschiera «La sicurezza è prioritaria»

Fonte: Il Sardegna
24 giugno 2010

Il caso. Il dirigente del Comune che ha disposto la rimozione dei cassonetti

L'ingegnere Carletti:  «Imezzi della nettezza urbana più leggeri pesano oltre tre quintali »

Enrica La Nasa enrica.lanasa@epolis.sm

I residenti della zona di via Peschiera sono esasperati e chiedono con urgenza la messa in sicurezza dell'area per tornare a una vita normale e senza l'incubo di altri crolli. A far inasprire gli animi dei cittadini è stata l'ultima disposizione del Comune che ha eliminato i cassonetti della zona, costringendoli ad andare in via Is Mirrionis. «Siamo in difficoltà - ha affermato Mario Pusceddu, del Comitato di quartiere - perché dobbiamo arrivare in via Is Mirrionis e qui vivono molti anziani ». «Che cosa dobbiamo fare per buttare i rifiuti?», ha chiesto Giuseppina Mecconcelli, di 86 anni. «Abbiamo chiesto solo dei mezzi più leggeri - ha proseguito Pusceddu - e invece ci hanno tolto i cassonetti». Per Umberto Usai, anche lui componente del comitato : «Il Comune ha agito in modo superficiale. Ci hanno detto che per risolvere la situazione è necessario aspettare l'ultima indagine tecnica, dopo quelle già eseguite l'anno scorso: una tomografia sismica che sarà effettuata utilizzando delle mini cariche di esplosive che dovrebbero fare capire esattamente come è la situazione del sottosuolo e di cui si sta occupando l'Università». Intervento che, in una lettera del Comune inviata ai residenti il 7 giugno, sarà eseguito a breve. Quando ancora però non si sa. Secondo il dirigente del servizio comunale che gestisce i rifiuti, Guglielmo Carletti: « I raccoglitori non saranno rimessi prima della messa in sicurezza dell'intere area. La disposizione assunta è stata necessaria per evitare rischi per gli abitanti della zona, dopo la relazione della Protezione civile che segnava tutte le strade limitrofe a via Peschiera come zone a rischio, e l'ultima lettera del 28 maggio inviata dal Comitato dei residenti che evidenziava danni alle case causati dalle vibrazioni provocate dal passaggio dei mezzi di raccolta dei rifiuti. Sulla base di questi elementi non è possibile rischiare che ci potessero essere pericolo per gli abitanti per il passaggio dei mezzi di raccolta». Nella lettera inviata dal Comitato di quartiere si parlava di “effetti devastanti delle ripetute vibrazioni da peso veicolare di mezzi anche pesanti, compreso l'imponente mezzo per la raccolta dei rifiuti, provocando l'amplificazione delle lesioni degli edifici e continue vibrazioni pregiudizievoli alla stabilità del sottosuolo”. E sulla possibilità di utilizzare mezzi più piccoli, Carletti aggiunge: « I più piccoli pesano più di 3 tonnellate, contro i 3-400 chili di un'auto normale».