Rassegna Stampa

Il Sardegna

Buonsenso perso negli immobili in rovina

Fonte: Il Sardegna
24 giugno 2010

Piccola città

Si corrono rischi apparendo noiosi e pedanti. Pazienza, però: è utile riproporre agli audiolesi della politica, periodicamente, le stesse domande. Visto che con i fatti ancora nessuno si è preso la briga di rispondere. Domanda uno: chi è il proprietario della Manifattura tabacchi, dell’ospedale Marino e della Bussola? La Regione, non i comuni di Cagliari o di Quartu. Domanda due: perché queste tre strutture, molto diverse tra loro e tutte utili per differenti funzioni, giacciono in uno stato di totale abbandono? Ora, l’elenco degli immobili pubblici dimenticati, non messi a reddito, occupati senza titolo è lungo e ogni ente su questo tema può vantare una robusta collezione di scheletri negli armadi. Però il caso della Bussola, della Manifattura e del Marino sono eclatanti e gridano vendetta sociale. Perché oltre al patrimonio pubblico ne va di mezzo il decoro sociale, quella categoria del vivere civile in virtù della quale ai cittadini, chissà perché, piace vedere strade pulite, giardini verdi, marciapiedi sgombri da auto e così via. Ma alla Regione nessuno fa e nessuno si preoccupa di delegare ai Comuni il compito di fare e i poteri per fare. Tutto così rimane come prima, come cinque o venti anni fa: desolatamente abbandonato. E genera il cattivo esempio, l’emulazione maligna, l’ idea collettiva che sui beni pubblici (mattoni o soldi è uguale) si possa praticare impunitamente ogni nefandezza. Non c’entra la destra e nemmeno la sinistra: questa partita si gioca sul campo del buon senso.

*www.claudiocugusi.it