Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Farris rinuncia al seggio, l'opposizione è senza leader

Fonte: L'Unione Sarda
24 giugno 2010

Provincia. Il candidato presidente: no ai doppi incarichi



L'assessore comunale a Personale e Affari legali ha scelto di conservare il suo posto nella giunta guidata da Floris.
Ormai è ufficiale: Giuseppe Farris, assessore comunale al Personale e agli Affari legali, candidato alla presidenza della Provincia per il centrodestra alle elezioni dello scorso 30 e 31 maggio, non siederà sui banchi dell'assemblea di Palazzo Regio.
DIMISSIONI Il leader dell'opposizione in pectore ha già preso contatto con il segretario generale dell'amministrazione provinciale per manifestare la sua intenzione, tanto che molto probabilmente la sua surroga (a subentrargli dovrebbe essere Vittorio Monni, dell'Uds, originario di Burcei) sarà ufficiale ancora prima della seduta di insediamento.
LE MOTIVAZIONI «Credo che la mia sia una scelta assolutamente coerente con quanto da me affermato nel corso non solo dell'ultima e intensa campagna elettorale ma anche della mia precedente esperienza politica - commenta l'assessore Farris - sono stato sempre contrario ai doppi incarichi, anche perché convinto che ogni impegno debba essere portato avanti con serietà e dedizione». A questo punto il dado è tratto e il centrodestra dovrà cercarsi un altro leader, che avrà il ruolo di guidare l'opposizione al riconfermato presidente della Provincia Graziano Milia: «Non credo ci saranno problemi - conclude Farris - abbiamo tanti giovani e volenterosi esponenti di tutte le liste, che potranno fare un ottimo lavoro, non solo di contrasto ma anche a livello di proposte costruttive».
GLI EFFETTI La decisione era nell'aria e comporterà un inevitabile rimescolamento negli equilibri all'interno del centrodestra cittadino. Nel senso che sia all'interno del Pdl (ma nel caso del Comune sarebbe più corretto parlare di Forza Italia e Alleanza nazionale, che non si sono mai fuse nel soggetto politico che a livello nazionale ha visto la luce oltre due anni fa) che negli altri partiti della coalizione si era iniziato a parlare di successione a Farris nella giunta guidata da Emilio Floris.
LA RIMONTA Il ribaltone nel ballottaggio ha allontanato una possibilità che, dopo il primo turno, era sembrata concretissima. C'è da ricordare, infatti, che in occasione delle elezioni del 30 e 31 maggio Farris sfiorò l'elezione diretta, sfiorando il 47 per cento. Mentre il suo rivale, in quell'occasione, si fermò al 33. A incidere, nel turno di ballottaggio, la crescente disaffezione rispetto alle urne (soprattutto tra gli elettori di centrodestra) e la spaccatura con l'orbita della lista Massidda. I voti del senatore del Pdl, che si era presentato con una coalizione tutta sua, non si sono infatti riversati sul candidato ufficiale del centrodestra.
ANTHONY MURONI

24/06/2010