Rassegna Stampa

Il Sardegna

Verde in piazza Garibaldi «A rischio gli alberi di ficus»

Fonte: Il Sardegna
21 giugno 2010

Urbanistica. La denuncia degli “Amici della Terra”: il Comune vuole abbattere le piante

 L'associazione chiede chiarimenti sul progetto del 2000: «È l'effetto piazza Maxia »

È l'effettopiazza Maxia  che in piazza Garibaldi. A denunciarlo sono le associazioni ambientaliste “Amici della Terra e Gruppo di Intervento Giuridico” che hanno inoltrato a Comune e Regione una richiesta di adottare interventi per scongiurare il taglio degli alberi, le Ficus retus che rischiano di dover lasciare il posto magari alle solite palme. «La premura del Comune verso il proprio verde pubblico è famosa: dagli alberi ad alto fusto di via Amat (una delle poche vie alberate di Cagliari), deportati per far spazio a un parcheggio interrato privato a fine anni ’90 del secolo scorso, alla scalinata monumentale della chiesa dei SS. Giorgio e Caterina, realizzata su un’area di verde pubblico lungo via Scano - ricordano gli ambientalisti in un comunicato - dal tentativo abortito per la protesta popolare di far piazza pulita degli alberi in piazza Giovanni XXIII alla recente deportazione delle jacarandae di piazza Maxia, l’amministrazione comunale e i suoi solerti progettisti si sono distinti per un’antipatia dalle motivazioni sconosciute verso alberi, arbusti e macchie». Ora potrebbe essere il turno di piazza Garibaldi. «Anch’essa diventerà uno dei tristi luoghi di quell’arcipelago Gulag degli alberi che è diventata ‘sta povera capitale del Mediterraneo? », si chiedono le associazioni. Il timore nasce da dalle linee portanti del progetto abortito del 2000 che prevede l'abbattimento dei maestosi Ficus retusa: 33 alberi che rendono caratteristica la piazza e «che non piacciono proprio all’agronomo dottor Claudio Papoff, dirigente del Servizio verde pubblico, come si può leggere nella relazione da lui approntata per il progetto del 2000». «Il responsabile del procedimento e progettista di quell’osceno scempio ambientale e finanziario di piazza Maxia - lamentano - dove sono state deportate le Jacarandae, quello che ha fatto tagliare un pino di 40-50 anni presso la scalinata della Basilica di Bonaria "per esigenze televisive" in vista della visita del Papa (settembre 2008) senza curarsi dell’esistenza del vincolo paesaggistico ». “Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico” hanno inoltrato una richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione degli opportuni interventi al Comune, al Servizio regionale Tutela paesaggistica e alla Soprintendenza per i beni ambientali per ricercare la salvaguardia di un patrimonio arboreo monumentale di importante rilievo.