Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Anche piazza Garibaldi diventerà un deserto

Fonte: La Nuova Sardegna
21 giugno 2010


DOMENICA, 20 GIUGNO 2010

Pagina 2 - Cagliari

L’sos degli ecologisti sul progetto comunale di portar via i ficus
CAGLIARI. Ed ecco il nuovo progetto «verde» del Comune: togliere gli alberi da piazza Garibaldi. Esattamente quelli: i grandi Ficus retusa che d’estate assicurano un’ombra densa e rinfrescante e che hanno le radici attorcigliate e affioranti, per il divertimento dei bambini della zona. Dunque anche tutto questo va spazzato via. Le ottime ragioni sono che le radici rovinano l’asfalto: si chieda ai cittadini se per loro è meglio quel gioco bizzarro di radici prepotenti o una bella colata di cemento com’è successo in piazzetta Maxia. L’allarme arriva dagli ambientalisti di Gruppo di intervento giuridico e Amici della Terra in un comunicato, spiega il presidente Stefano Deliperi: «In Comune i tecnici stanno rielaborando il piano del verde del 2000 e lo si sta facendo alla luce delle risorse economiche disponibili. Quindi gli alberi si fa prima a portarli via e basta, forse, anziché risolvere il problema come succede in tutte le città che hanno maggior rispetto: quando ci sono radici che affiorano come quelle dei ficus retura di piazza Garibaldi si costruisce una piccola sopralevata che non nasconde le radici ma mette in sicurezza la camminata dei passanti». Un altro punto che sta a cuore non soltanto agli ambientalisti è questo: i bellissimi alberi vengono portati in una sorta di giardino di piante moriture nell’ex Mandorleto dietro via Biasi. Ancora resistono un paio di piante del brutale sradicamento degli alberi di via Amat, ma le altre sono morte. Dopo via Amat, piazzetta Maxia privata delle frondose Jacarande per far posto a una tristissima vasca di cemento, ecco che la minaccia incombe su piazza Garibaldi. Un tentativo del genere si fece anche in piazza Giovanni XXIII, ma la rivolta degli abitanti arrivò fino al sindaco e fu ritenuto conveniente far marcia indietro. Deliperi avverte che c’è un’altra strada di Cagliari a rischio: viale Merello. Anche lì gli alberi tendono a divellere l’asfalto e quindi si pensa di intervenire, come già sostenuto nel piano del 2000, che prese di mira anche questa strada da sempre alberata e per la quale gli abitanti chiedono un rinforzo delle fronde, non la loro cancellazione. Deliperi ricorda che la sensibilità verde del Comune e dell’ufficio che lo gestisce si è spinta fino a tagliare un pino di 50 anni per consentire le riprese tv a Bonaria in occasione della visita del papa nel settembre 2008. Il pino oltre che bello era vincolato e alla procura arrivò una denuncia.