DOMENICA, 20 GIUGNO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Assemblea al Poetto con gli operatori dei baretti e il presidente Graziano Milia
CAGLIARI. Circa duecento persone hanno partecipato ieri mattina davanti al vecchio ospedale Marino al sit-in sul futuro del Poetto per chiedere interventi sul vecchio ospedale Marino e sull’ippodromo. Alla manifestazione, promossa e pubblicizzata attraverso Facebook, hanno partecipato tra gli altri il presidente della Provincia Graziano Milia, il presidente della circoscrizione del centro storico Gianfranco Carboni, il responsabile della commissione consiliare alle Attività produttive del Comune Paolo Casu, gli operatori dei baretti in riva al mare e diversi bagnanti. Molti i temi trattati nel corso dell’assemblea pubblica: dal futuro dei chioschetti allo stato di degrado della struttura del vecchio ospedale Marino, passando per i problemi legati alla Ztl. Nel mirino soprattutto lo stato di abbandono del vecchio ospedale e dell’ippodromo. Il neo presidente della Provincia ha invitato il sindaco a emanare un’ordinanza per convincere la Regione a fare pulizia intorno alla struttura dell’ex presizio sanitario. «Nel caso poi la Regione - ha affermato Milia - dovesse risultare inadempiente, potrebbe procedere lo stesso Comune che poi chiederebbe alla Regione di pagare le spese».
Casu ha annunciato una interrogazione urgente: «Bisognerebbe coprire subito l’ospedale Marino con un telone così come si è fatto a Cagliari, ad esempio, tra piazza Yenne e il Largo Carlo Felice». Gli operatori dei baretti hanno parlato soprattutto dei problemi dei chioschetti. «Ci vorrebbe - ha affermato Luciano Spiga, titolare dell’Oasi - un piano generale per l’intero Poetto. Inoltre occorrerebbe, anche per limitare il traffico, potenziare i servizi pubblici notturni dal litorale alla città». Sollevato anche il problema parcheggi: «C’è un’area - ha informato Sergio Maxia del Consorzio Poetto - vicino all’Ippodromo che potrebbe essere liberata e utilizzata per i posteggi delle auto». Riguardo alla questione-rimozione dei baretti, Maxia ha ribadito quanto già detta a suo tempo alla Nuova: che i tempi burocratici delle richieste portano il tutto a fine agosto.