Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ora spunta la tassa sull’ombra

Fonte: La Nuova Sardegna
21 giugno 2010

SABATO, 19 GIUGNO 2010

Pagina 2 - Cagliari


Rivolta dei commercianti per il rilancio di una vecchia imposta comunale

Confesercenti: «E’ un balzello medievale e in tanti centri non sanno neppure che esiste»
CAGLIARI. Ecco i dipendenti dell’Aipa che fanno il loro lavoro, vale a dire misurare l’ombra, o meglio, la tenda dei negozi che proietta l’ombra e quindi stabilire una base di calcolo per la tassa. Balzello medievale lo bolla senza tanti complimenti Roberto Bolognese presidente provinciale di Confesercenti, l’associazione che ha raccolto lo sconcerto dei commercianti cagliaritani di recente raggiunti dalla tassa sull’insegna, anche da 2 mila euro.
«In questi giorni molti commercianti cagliaritani stanno rivivendo ciò che è successo nei primi mesi di quest’anno con la tassa sulle insegne. Infatti i funzionari dell’Aipa stanno girando tutte le attività commerciali del capoluogo per misurare le tende da sole esterne, per applicare la ‘tassa sull’ombra’, balzello impositivo che i commercianti potrebbero vedersi recapitare entro l’estate»: questo dichiara Roberto Bolognese nel lungo comunicato di ieri. «Si tratta dell’ennesima iniziativa dell’Aipa - ha aggiunto - che, al pari della tassa sulle insegne, toglie dalla naftalina una legge introdotta dal governo nel 1972 che si applica sull’occupazione del soprasuolo coperto dalle tende parasole. E’ una tassa che si aggiunge al lungo elenco di imposizioni che non fanno altro che appesantire una pressione fiscale che per la grande maggioranza delle imprese diventa ogni giorno sempre più insostenibile. Tutto ciò la dice lunga anche su quale sia la distanza infinita che c’è tra la visione del presente della pubblica amministrazione, che non capisce la situazione drammatica nella quale le imprese cercano di sopravvivere, e quella del mondo dell’impresa privata che tutti i giorni si trova a lottare contro una burocrazia che rallenta, impedisce e ostacola qualsiasi tipo di iniziativa positiva come, ad esempio, l’installazione di una tenda da sole che aiuta a definire un decoro urbano che dovrebbe invece essere a carico della pubblica amministrazione». Raggiunto al telefono, Bolognese rincara la dose: la tassa era finita in naftalina nel passaggio di consegne da Gestor, il vecchio esattore della pubblicità per conto del Comune, ad Aipa. Ed Aipa sta rispolverando tutto, anche una tassa che in moltissimi comuni non viene neppure ricordata negli annali. La verità è che Aipa fa quel che il Comune chiede: «Appunto - continua Bolognese - si rispolvera un’imposizione assurda nata in tempi lontani quando c’erano condizioni di vita e possibilità economiche molto diverse dalle attuali». Quanto costa la tassa sull’ombra? «Stiamo cercando di quantificarla», dice Nicola Murru, direttore provinciale di Confesercenti. «Ma se un punto di riferimento utile è la tassa sulle insegne - riprende Bolognese - si va da bollettini di 150 euro e bollettini pazzi di 2 mila. Anche qui dipenderà dall’ombra proiettata. E lo sa qual è il risultato? Che numerosi commercianti stanno togliendo le tende. Anche quello, in tempi del genere, è un risparmio che si deve fare per mandare avanti l’azienda». Bolognese ammette che la tassa non è mai stata abrogata e che probabilmente sono stati previdenti i commercianti decisi nel continuare a pagarla anche se nel passaggio di consegne da Gestor ad Aipa ci sono stati ritardi e quindi mancate esazioni. Il punto sul quale Confesercenti insiste è questo: non si tratta di una tassa obbligatoria e molti comuni quasi non sanno di che si parla. Insomma, i commercianti si sentono letteralmente «tartassati» e chiedono che si affronti il problema subito. «Di questi tempi - conclude Bolognese - bisogna trovare soluzioni per venire incontro a chi cerca di tenere un’attività».