Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Tutto il Nero che c’è intorno»

Fonte: La Nuova Sardegna
10 giugno 2010

Cagliari, il festival letterario dell’associazione Chourmo presenta il ricco cartellone dal 16 al 19 settembre


Tra gli ospiti anche Breytenbach, i francesi Topin, Fabre e Quadruppani


E tra le sorprese un possibile incontro tra Riva e Gianni Mura

WALTER PORCEDDA

Il nero intorno. Quello che tinge con la scrittura il bianco delle pagine dei libri, ma anche i cieli plumbei che gravano ogni giorno di più sulle nostre teste. Dalla marea di petrolio nel Golfo del Messico alle navi umanitarie bloccate al largo di Gaza. Fino alle giornate scure per la democrazia messa in pericolo da leggi bavaglio per stampa e magistratura e i tagli alla cultura. Titolo double face per il primo festival letterario della Sardegna. Quello cioè che ha fatto da battistrada otto anni fa alla rigogliosa stagione sarda dei reading all’aperto e gli incontri con gli autori, d’estate in una piazza soleggiata di paese, d’inverno nelle città, tra gli scaffali di una libreria del centro. Un virus, rapidamente propagatosi dal Nord al Sud dell’isola, di pari passo con il moltiplicarsi delle pagine scritte dai nuovi autori che in questi happening (ri)trovano i loro lettori. Virus che fu liberato appunto qui, nella piazzetta Savoia - cuore vecchio del quartiere di Marina circondato da bar e caffè dove si tira tardi la sera - da quelli di Chourmo, drappello di irriducibili fans di letteratura e libri, soprattutto noir. Marina Cafè Noir. Da leggersi Mcn, quasi fosse il nome di una rock band, alla quale quelli di Chourmo potrebbero pure appartenere. Appassionati e autentici come gli scrittori, ma anche gli artisti (musicisti, teatranti e fotografi), studiosi e persino giornalisti che ogni volta chiamano a settembre - stavolta sarà dal 16 al 19 - per popolare gli angoli di questo quartiere dall’anima multietnica e tollerante con incontri, concerti, azioni teatrali e mostre con il dono della unicità.
Incontri per volare alto e capire tutto «il nero che ci sta intorno». Momenti per capire e riflettere, sane polemiche e giochi d’ironia.
Lo hanno fatto anche stavolta. E il palinsesto è di quelli che lascia senza fiato per la qualità. Solo per fare dei nomi: dai cult Wu Ming ai grandi francesi come Tito Topin, Thierry Fabre e Serge Quadruppani, gli italiani Lucarelli e Postorino, Brizzi ed Enrico Calamai, Marco Rovelli e Marco Philopat, i sardi Michela Murgia e Francesco Abate, i musicisti Gavino Murgia e Louis Sclavis e, i teatranti Marco Baliani e Giancarlo Biffi. E su tutti il sudafricano Breyten Breytenbach, stella di prima grandezza al recente Salone del Libro di Torino e ora ospite a Cagliari.
Ospiti che qui arrivano anche da tutto il mondo senza ricevere cachet, spinti dalla curiosità per un festival dall’aria assai speciale. Molto cool direbbero gli anglossassoni, in quanto l’ospitalità ha qualcosa di particolare e differente che spinge a costruire l’amicizia. Nascono così cartelloni grandiosi come quello di questo anno, rigurgitante di talenti con occasioni altrove impensabili come, ad esempio, un possibile e ventilato incontro tra quel geniale giornalista sportivo che è Gianni Mura con un mito vivente qual’è «Rombo di Tuono», Gigi Riva...
Qualcosa insomma da fare invidia persino alle più paludate manifestazioni supersponsorizzate. E qui sta il punto. Proprio perchè - ed in questo torna ancora il senso doppio del titolo - proprio questa straordinaria manifestazione continua a vivere con l’ansia di non riuscire ad andare avanti, con il patema d’animo di non vedere colmata quella fatidica soglia del budget (appena 130 mila euro per realizzare il tutto. Poco e quasi nulla se si confronta con altre manifestazioni similari che spesso ricevono due o tre volte tanto) da racimolare qua e là. Eppure Mcn è addirittura unico nel genere in Sardegna. Raccoglie il microcontributo di privati, negozianti ed esercenti del quartiere che poi ha contribuito a rilanciare come immagine e qualità di vita: ospita il più alto numero di gallerie d’arte ed ha ispirato la pedonabilità dell’area. Ma ancora non ha la sicurezza su base triennale di potere operare con tranquillità sui programmi e sui progetti. «Ancora attendiamo risposte, da Provincia, Comune e Regione, soprattutto dove abbiamo presentato una richiesta di 50 mila euro (l’anno scorso ne ricevettero 30 mila ndr) - spiega Giacomo Casti di Chourmo - allo stato attuale, in cassa abbiamo il contributo di 7mila euro concessi dalla Tiscali di Renato Soru che da tempo ci ha sostenuto con convinzione. Come d’altro canto è avvenuto con il Comune che ha cercato sempre di venirci incontro». E da dove ieri sono giunti segnali rassicuranti da parte della dirigente Ada Lai, presente all’incontro stampa. «Gli assessorati ai Servizi sociali e alla Cultura faranno la loro parte - ha detto la funzionaria - e sono certa che concederanno i contributi, peraltro stanziati ogni anno e anzi, credo che quest’anno si possa raggiungere una cifra più elevata degli anni passati».
Tornando al programma - che sarà definitivo solo a ridosso del via - tanti i temi da sviscerare: il carcere, lo sport, l’Argentina, le culture giovanili, il teatro e il Mediterraneo. Come gli omaggi da sottoscrivere: Piero Ciampi, Fabrizio De Andrè, Jean Claude Izzo, nume tutelare del festival. E il nostro Sergio Atzeni che avrebbe davvero amato questo festival dall’anima ribelle.