Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Case svendute, Comune sotto accusa

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2010

Via Sassari. Blitz della Finanza all'assessorato al Patrimonio, sequestrati documenti

 Indagine sulla cessione di sette appartamenti di via Manno

 L'accusa è di danno all'erario: nel 2006 l'amministrazione comunale avrebbe venduto sette case di via Manno a prezzi non di mercato.

I finanzieri sono arrivati di mattina, hanno bussato alle porte degli uffici del servizio Patrimonio di via Sassari e hanno portato via documenti e carte relative alla vendita di sette appartamenti di via Manno che, in passato, il Comune avrebbe venduto a prezzi fuori “mercato”. Per questo la Procura regionale della Corte dei Conti aveva aperto un'inchiesta per danno erariale e ieri ha delegato i militari della Polizia tributaria per compiere un nuovo blitz al Comune.
L'INDAGINE I finanzieri del gruppo Tutela della spesa pubblica, coordinati dai colonnelli Alessandro Marin e Alessandro Gallozzi, devono far luce sulla vendita di sette appartamenti di via Manno che facevano parte della ex Fondazione Accardo, entrati a far parte del patrimonio dell'amministrazione comunale più di vent'anni fa. Il Comune, nel 2006, li avrebbe ceduti più o meno a 30 mila euro, utilizzando gli stessi criteri degli alloggi popolari. L'allora dirigente del servizio Patrimonio, Maria Letizia Sanna, aveva commentato che «si trattava di immobili in cattivo stato, abitati da persone poco abbienti che negli anni hanno fatto la manutenzione a loro spese. Prima di venderli l'amministrazione avrebbe dovuto spendere molto per sistemarli e non è detto che ci avrebbe guadagnato».
IL SOSPETTO Insomma la Procura della Corte dei Conti ipotizza che quegli appartamenti siano stati venduti a un prezzo al di sotto del suo reale valore di mercato. Per ora si tratta solo di un sospetto e per questo ha avviato un'indagine di natura amministrativa. Se poi i sospetti venissero confermati, la partita si potrebbe spostare anche sul penale.
L'ALTRA INCHIESTA La Corte dei Conti, nel 2003, aveva aperto un'altra inchiesta sulla gestione del patrimonio immobiliare comunale. Indagine partita dopo un'inchiesta de L'Unione sarda che aveva pubblicato l'elenco dei beni comunali affittati a privati, in alcuni casi a prezzi ridicoli. Proprio su quelli avevano messo gli occhi i magistrati che avevano chiesto al Comune di giustificare il presunto spreco. Anche in quel caso si prefigurò l'ipotesi di danno all'erario. L'Unione aveva rivelato che il patrimonio comunale, secondo una stima, valeva 620 milioni di euro e ne rendeva circa 3 all'anno, di cui solo 600 mila in affitti. Era emerso che un attico di 200 metri quadri in via Martini, con vista mozzafiato, era dato in affitto a 53 euro al mese, un prestigioso locale commerciale in via Manno a 397, in via Garibaldi a 56. E poi appartamenti in Largo Carlo Felice angolo via Crispi a 153. (m. v.)

09/06/2010