Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'idea: le statue di Monti Prama in città

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2010

musei


L'idea viene fuori sulla strada del ritorno, poco dopo la visita all'edificio che avrebbe dovuto ospitare la direzione del Parco di Tuvixeddu. «Vorremo portare le statue di Monti Prama a Cagliari», dice il sovrintendente Marco Minoja al sindaco Emilio Floris e alla direttrice regionale per i beni culturali e paesaggistici Maria Assunta Lorrai. Un'idea che ovviamente incassa l'approvazione di tutti i presenti, e viene completata così da Minoja: «Penseremo a un percorso museale che abbracci Pinacoteca, Cittadella dei musei, Anfiteatro, Orto botanico e dei Cappuccini. E magari altre strutture in quella zona, come il Tribunale militare». Progetti «ancora embrionali» da sviluppare, ma gli spunti non mancano. Nella chiacchierata, informale, si parla di «un ascensore che colleghi la Pinacoteca alla Cittadella» e di un «percorso» che unisca tutta l'area, fino alla villa di Tigellio.
IL PROGETTO La logica è questa: «Ragionare sugli spazi a disposizione e a nuovi contenuti che valorizzino i ritrovamenti archeologici». Una delle novità potrebbe essere proprio quella delle sculture sarde trovate casualmente a Cabras nel 1974, conservate nel laboratorio di restauro di Li Punti, vicino a Sassari. Si tratta di 5172 frammenti, tra i quali 15 teste e 22 busti. La data della loro realizzazione oscilla tra l'VIII secolo avanti Cristo fino al X secolo, ipotesi che ne farebbe le più antiche statue “a tutto tondo” del bacino mediterraneo occidentale, addirittura antecedenti ai Kouroi greci. Dalle valutazioni più recenti si stima che i frammenti appartengano a circa 40 statue diverse di figure umane.
Spiega Minoja: «L'obiettivo è la valorizzazione dei beni archeologici, rispettando i territori da cui provengono le statue e dove sono state restaurate».
IL SINDACO Emilio Floris parla di «leale e sincera» collaborazione con le sovrintendenze, e approva le idee sui percorsi museali: «Vorrei presentare la nostra civiltà e le sue evoluzioni nel migliore dei modi, partire dall'età del ferro e arrivare quasi ai giorni nostri. Ripercorrere tutta la nostra storia per far vedere che avevamo veramente un ruolo di primo piano nel Mediterraneo».
ANFITEATRO Ma il sopralluogo è stata un'occasione per discutere anche dell'Anfiteatro: la prossima settimana il dirigente comunale Gerolamo Solina incontrerà il sovrintendente ai Beni archeologici. «La stagione 2010 non è a rischio, per ovvie ragioni: smontare le impalcature richiede tempo e soldi, non può essere fatto dall'oggi al domani. Apriremo un tavolo tecnico per arrivare a una soluzione degna del monumento», conclude Minoja. ( m.r. )

09/06/2010