Rassegna Stampa

Il Sardegna

Abbanoa, l'ingiunzione folle «Pagare la bolletta da 0 euro»

Fonte: Il Sardegna
7 giugno 2010

Servizi. Un dirigente comunale riceve lo strano avviso di interruzione della fornitura

Nella lettera è scritto che il precedente debito era stato saldato. Il caos causato dai database

Il caos delle bollette Abbanoa trascende nell'assurdo di un gestore che pretende pagamenti di 0,00 euro. C'è scritto chiaramente in una ingiunzione inviata ad un utente, completa di riepilogo debiti da servizi non pagati, eppure stornati con versamenti in bolletta. Ma alla fine l'ordine perentorio è sempre lo stesso: pagare, pagare, pagare. Pena il distacco della fornitura di acqua. Anche se non c'è un solo euro di debito, e su questo non c'è dubbio. Nessuna resa davanti all'illogicità: se lo sfortunato residente non sborsa la cifra di 0,00 euro - impossibile sapere come - allora via con la riscossione attraverso una cartella esattoriale. E intanto, niente docce. Sarebbe solo una delle tante sviste causate da una sorta di black out in alcuni data base, che sovrapposti hanno creato un mix di dati e la conseguente emissione di bollette quantomeno strambe. Bollette inviate attraverso raccomandate, un costo che nell'ultima operazione si è aggirato sui 200mila euro. Difficile capire la logica della comunicazione che il gestore delle risorse idriche sarde ha recapitato all'utente, giovedì mattina. Il dirigente comunale che per il suo ruolo istituzionale chiede di restare anonimo, ha impiegato un po' per capire il senso della strana lettera. Come da lista di carico risulta che il suo debito nei confronti della società per forniture d'acqua non pagate ammonta a 3,08 euro, ha letto sulla lettera. Poche righe sotto, la sostanziale rettifica: Il debito di 3,08 euro risulta compensato con il pagamento dell'ultima fornitura. Debito totale: 0,00 euro. A seguire, le solite formule ultimative che paventano l'immediata interruzione del servizio se entro una certa data l'utente non si reca in un ufficio della società per saldare quanto dovuto. In caso contrario, trasmissione della pratica per la riscossione. Facile intuire lo sconcerto iniziale del dirigente: «Chiaramente hanno fatto tutto in automatico, e non si sono accorti che il debito o credito ammontava a zero», ha spiegato al telefono. «Il punto è che loro stessi sanno che io non devo nulla, perché ne l'hanno scritto chiaro. Se che evidentemente il meccanismo è partito ». Per tentare di bloccare una pratica che proprio perché automatica rischia di far scattare quantomeno l'avvio della procedura di riscossione, con conseguente spese che poi saranno a suo carico, il dirigente non ha potuto far altro che inviare una mail all'indirizzo telematico inserito nella missiva. «Ho chiesto al direttore di Abbanoa, Pietro Cadau, di mettere ordine perché spesso gli utenti non sono in grado di provare l'avvenuto pagamento di bollette realmente saldate, ma magari perse», è stata la sollecitazione del consigliere comunale Claudio Cugusi (Pd).

 E.L.

Le chiavi

1 Le posizioni insolute

Le ultime ingiunzioni inviate da Abbanoa riguardano «solleciti delle posizioni insolute per a fatture emesse dal 1998 al 31 dicembre del 2009».

2 Utenti in fila in viale Diaz 

 Da giorni gli utenti sono costretti a lunghe file nell'ufficio riscossione di viale Diaz 77.