Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il mio sogno inizia da qui»

Fonte: La Nuova Sardegna
7 giugno 2010


SABATO, 05 GIUGNO 2010

Pagina 43 - Cultura e Spettacoli


All’Anfiteatro l’abbraccio dei fan al beniamino di «Amici»


VALERIO SCANU Il cantante maddalenino a Cagliari per il tour che lo porterà stasera a Osini e domani ad Alghero

ANDREA MUSIO

CAGLIARI.Un sogno che diventa realtà per Valerio Scanu. Determinazione e coraggio, oltre alle doti vocali hanno fatto si che quel sogno di ragazzino che cantava nelle feste in piazza dell’isola della Maddalena si avverasse. Oggi quelle piccole piazze sono i grandi teatri delle più importanti città italiane, Cagliari compresa dove ieri si è esibito sul grande palco dell’Anfiteatro Romano per il cartellone degli eventi estivi organizzati da Sardinia Enerteinment mentre oggi, a partire dalle ventuno, sarà sul palco di Osini, a pochi chilometri da Jerzu (nella parentesi di «Aspettando il Festival» anteprima di Rocce Rosse & Blues), mentre domani, sempre alla stessa ora sarà all’Anfiteatro Maria Pia di Alghero per la rassegna «Festivalguer».
Visibilmente emozionato sale sul palco e con affetto saluta i suoi fan che hanno gremito la platea della cavea di Viale Sant’Ignazio. Affetto più che ricambiato dagli spalti, sin dalle note di apertura di «Credi in me» tratta dal suo ultimo disco intitolato «Per tutte le volte che» (Emi, 2010) e che ha caratterizzato la prima parte del live. «Pioggia e fuoco» (eseguita in piano solo e voce) e «Ricordati di noi» tra le vecchie composizioni ed il madley per il tributo a Brian Adams, Mariah Carey e Beyonce.
«Devo ammettere - racconta prima di salire sul palco dell’anfiteatro - che sto riuscendo a vivere tutto questo successo immediato ed inaspettato in maniera molto tranquilla. So di dover fare un passo dopo l’altro senza fretta. Deve essere un percorso naturale. Ogni disco, ogni concerto, ogni esperienza mi sta formando artisticamente e nel carattere. Certo - prosegue - da punto di vista emotivo tutto questo mi ha toccato. Sto riuscendo in quello che era il mio intento già da ragazzino. Ha iniziato a concretizzarsi quando sono andato via dall’isola due anni fa per iniziare l’esperienza con il programma «Amici» di Maria De Filippi.
«Suonerò all’anfiteatro. Realmente non potevo sapere che questo momento sarebbe arrivato. Ci ho sempre sperato, ma continuo a mantenere i piedi per terra. Quello che sto vivendo adesso è completamente nuovo e non ricordo come credevo sarebbe stato nella mia fantasia, ma questo non è più importante perché ora lo sto vivendo veramente». Una carriera iniziata nel migliore dei modi. Dopo la grande visibilità fornitagli dal noto programma di una delle reti Fininvest, quest’anno è arrivato il Festival di Sanremo, e a sorpresa si è piazzato nella più alta delle posizioni, quella del vincitore.
«Se devo fare un paragone fra le due esperienze - spiega Valerio - per quanto mi abbia impegnato maggiormente a livello di tempo ed energie, durante il periodo trascorso nella realizzazione del programma «Amici» mi sono trovato meglio. Sanremo? Molto più faticoso e snervante». Un percorso simile al suo predecessore, il cagliaritano Marco Carta. «Con Marco - prosegue - abbiamo avuto modo di incontrarci diverse volte, ma abbiamo parlato di tutto tranne che di lavoro». Per la realizzazione dell’ultimo disco ha avuto a disposizione team di professionisti d’alto livello. Da Peppe Vessicchio allo storico Steve Lipson (collaboratore di Eurythmics, Whitney Houston, Pet Shop Boys e Paul McCartney), Saverio Grandi (autore per Vasco Rossi, Laura Pausini), giusto per citarne alcuni. «Solo inizialmente ho pensato all’importanza delle persone con cui stavo lavorando. Durante le prove abbiamo collaborato gomito a gomito. Sono persone talmente amichevoli ed umili che mi hanno fatto dimenticare chi sono e per chi hanno composto canzoni interpretate da big della musica italiana. Solo allora ho potuto concentrarmi veramente sull’interpretazione. Non mi hanno fatto assolutamente pesare il loro curriculum».