Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bollette pazze, file e proteste contro Abbanoa

Fonte: L'Unione Sarda
26 maggio 2010

Viale Diaz. Inviate ai cagliaritani migliaia di ingiunzioni per l'acqua consumata dal '99 al 2009

Molti hanno già pagato. La società: «Chi è in regola stia tranquillo»

Abbanoa: «Portare al settore gestione incassi il documento che prova il pagamento. Se sussistono dubbi, si sospende la messa in mora».
«Pensate a tutti quelli che non hanno conservato le ricevute di tanti anni fa pur avendole pagate: mi sembra che si sia lanciata la rete, sperando che molti restino impigliati».
Gianluigi Palmas ieri mattina era in fila assieme ad oltre cento persone all'ufficio gestione crediti di Abbanoa, al numero 77 di via Diaz. Da giorni gli sportelli sono presi d'assalto da migliaia di cagliaritani che hanno ricevuto l'ingiunzione di pagamento. La sua riguardava bollettini dal 1999 al 2002. «Ho controllato: tutto risultava pagato», racconta, «dopo la lunga fila, l'impiegata ha constatato la regolarità dei pagamenti e ha chiesto scusa. Quando ho preteso spiegazioni mi hanno detto che il Comune di Cagliari ha dato l'ordine ad Abbanoa di recuperare soldi: questa ingiunzione, mi hanno detto, è stata inviata a ventimila persone».
BOLLETTE PAZZE Difficile parlare di numeri, ma certo da giorni sono centinaia gli utenti che affollano gli sportelli di viale Diaz. «Rientrando da una vacanza ho trovato le ingiunzioni» racconta Giacomo Pani, residente in via Copernico, «minacciavano di sospendere la fornitura e un recupero coattivo del credito. Mi chiedevano 434 euro come conguaglio del 2000, secondo semestre 2001, più i soldi per gennaio-settembre 2009. Ho sempre pagato in tempo e, per fortuna, ho recuperato le cedoline, anche quelle più vecchie. Sono intenzionato a presentare un esposto in Procura perché tuteli noi cittadini dai soprusi».
LUNGA FILA La fila ieri mattina era lunga: diversi cittadini, infuriati, sventolavano le ricevute del pagamento già effettuato, davanti alle impiegate che non potevano fare altro che scusarsi. «Mi chiedono un pagamento del 2001, ma sono sicura di aver pagato» ribadisce Stefania Erriu di Pirri. «Con l'alluvione mi si è allagato lo scantinato e chissà dove sono finiti i bollettini. Ma poi, dopo nove anni possono ancora chiedere soldi?».
LA REPLICA «Si è proceduto al sollecito delle posizioni insolute relativamente a fatture emesse negli anni precedenti e sino al 31 dicembre 2009», ha replicato Abbanoa. «In alcuni casi, può tuttavia accadere che il pagamento non risulti nelle banche dati. I motivi possono essere diversi: flussi di bollettini postali non ancora accreditati dalle Poste alla data di estrazione delle posizioni da sollecitare, altri compilati a mano o di importo diverso dal dovuto per i quali non è possibile l'abbinamento contabile». E chi avesse già pagato? «Chiediamo di portare al settore gestione incassi il documento comprovante il pagamento. Laddove sussistono dubbi, si provvede alla sospensione della messa in mora».
FRANCESCO PINNA

26/05/2010