Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Faber ha tutta la classe del jazz di Di Battista e dei suoi musicisti

Fonte: L'Unione Sarda
19 maggio 2010

E oggi al Massimo c'è Scaccia


Con un'attenzione a volte persino sospetta, vista l'aria che tira in fatto di ispirazione e vendite discografiche, il repertorio della canzone italiana, leggera o cantautorale che sia, è diventato, soprattutto negli ultimi anni, terra di conquista da parte dei nostri jazzisti che, a capofitto, si sono buttati in questo campo con progetti più disparati ma non sempre riusciti. Fortunatamente non è il caso dell'omaggio a Fabrizio De André, presentato i giorni scorsi al Teatro Massimo di Cagliari dal quintetto del sassofonista Stefano Di Battista, ospite della tredicesima edizione di “Forma poesia e nel jazz” allestita da Shannara.
La formazione originale che oltre a Di Battista, come sempre flessuoso al soprano e screziato al sax alto, e Fabrizio Bosso, fuoriclasse della tromba dal background browniano e hardboppistico, dal suono terso e dal fraseggio agilissimo e ritmicamente vario, vedeva la presenza di Rita Marcotulli, Giovanni Tommaso e Roberto Gatto, è in parte mutata nel tempo annoverando ora i nomi di Roberto Terenzi, pianoforte, Dario Rosciglione, contrabbasso, Marcello Di Leonardo, batteria.
Come intuibile, un progetto su De André implica non pochi rischi e ingombrati confronti, che ad ogni modo il quintetto supera brillantemente grazie agli arrangiamenti firmati da Di Battista i quali, lasciando intatte le cellule melodiche, puntano su un riuscito lavoro di scomposizione e ricomposizione, al cui interno scorre tutta la storia del jazz, e dove i solisti possono procedere a briglia sciolta e dare luogo a duetti, anche se questi ultimi risultano per lo più a favore della frontline tromba-sassofono. Alternando momenti lirici ad altri infuocati, la formazione sfoglia note pagine come La canzone di Marinella e Don Raffaè , Ho visto Nina volare (con voce di De André che si affaccia in sala grazie alla tecnologia), Creuza de ma , La ballata dell'amore cieco .
Ma nel lungo programma che quest'anno caratterizza la rassegna ideata da Nicola Spiga, c'è spazio anche per i nomi di casa nostra, come quello della cantante Silvia Piras, autrice di una prova incentrata sul samba carioca nato nei "morros" di Rio De Janeiro, e quelli in ascesa nel panorama nazionale come nel caso del pianista friulano Remo Anzovino, dotato di buon gusto e di un forte senso pittorico ed evocativo. Accompagnato da Marco Anzovino alle chitarre e Gianni Fassetta alla fisarmonica, mescola reminiscenze classiche, improvvisazione, melodie a presa rapida, colori popolari, seduzioni argentine, immagini di film in bianco e nero degli Trenta e Quaranta.
Oggi alle 21 si prosegue con l'atteso e inedito incontro tra Romeo Scaccia e la Kocani Orkestar.
CARLO ARGIOLAS

19/05/2010