Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Siete un atto di testimonianza per tutti»

Fonte: La Nuova Sardegna
6 maggio 2010

GIOVEDÌ, 06 MAGGIO 2010

Pagina 1 - Cagliari

Benedetto XVI ha salutato i pellegrini della Madonna di Bonaria

MARIO GIRAU

ROMA. Andrea Carta sicuramente non dimenticherà mai il 5 maggio 2010. Una data che rimarrà indelebile nel cuore e nel diario di un bambino cagliaritano di 7 anni. In questo giorno, infatti, ha visto, toccato e parlato col Papa, che l’ha preso in braccio. Non ci sono dubbi: tra i 475 sardi che ieri hanno partecipato all’udienza generale di Benedetto XVI, Andrea è il più felice. Ma è stato un giorno di festa speciale per tutti i pellegrini, a Roma per ringraziare il Pontefice della visita pastorale compiuta il 7 settembre 2008 nella basilica sul colle in occasione del primo centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria Patrona Massima della Sardegna. Di mattina tutti a “videre Petrum”. Nel pomeriggio, nella chiesa romana di Nostra Signora della Mercede, a tarda sera a bordo della “Otta”, la nave messa a disposizione da Vincenzo Onorato, per la cena di gala con i padri mercedari partecipanti al capitolo generale dell’Ordine.
Il clou della giornata, ovviamente, di mattina, stretti nell’abbraccio del colonnato del Bernini, in una piazza San Pietro che aveva qualcosa di familiare. Dietro il Papa, a pochi metri dalla sua postazione, su un palchetto, il simulacro della Madonna di Bonaria. Per la prima volta in 640 anni di storia la Protettrice dei naviganti si è affacciata nel cuore non solo geografico della cristianità. Il Papa si è avvicinato alla statua, un inchino e la benedizione. Poi l’incontro con Andrea, pellegrino con i genitori, del gruppo volontari della parrocchia di Bonaria. Vicinissimo a Benedetto XVI, un altro sardo, padre Giovannino Tolu, attuale Maestro generale dei seguaci di San Pietro Nolasco, destinatario di uno dei numerosi saluti rivolti dal Papa (in lingua polacca, ucraina, ceca, ungherese e slovacca) alle delegazioni presenti. «Saluto i religiosi Mercedari - ha detto il Pontefice - che stanno celebrando il Capitolo generale, e li esorto a trasmettere sempre con la testimonianza della loro vita la gioia della corrispondenza generosa e fedele alla divina chiamata». Un boato si è levato dalla folla quando lo speakear ha annunciato la presenza del gruppo sardo, guidato dall’arcivescovo Giuseppe Mani. Sicuramente la delegazione più numerosa, accompagnata oltre che dai padri mercedari, dal sindaco Emilio Floris, dall’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, degli assessori comunali Sergio Adamo e Anselmo Piras, e da alcuni consiglieri regionali. Rafforzata da una rappresentanza degli studenti dell’istituto “Grazia Deledda” di Carbonia. Il misuratore delle emozioni va a mille in piazza San Pietro. «Vedere il Papa - dice padre Salvatore Mura, parroco e rettore del santuario di Bonaria - e sentire che si interessa di noi fa indubbiamente piacere e dimostra l’opportunità di questo pellegrinaggio per ringraziarlo della sua visita, due anni fa, nella nostra parrocchia». Nel pomeriggio le note dell’inno “Di Bonaria celeste Regina” hanno echeggiato per almeno due ore in via della Conciliazione.