Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Efisio sulla spiaggia del martirio

Fonte: L'Unione Sarda
4 maggio 2010

Folla di fedeli ieri sera alla processione che ha accompagnato la reliquia fino a Nora

Oggi ritorno in città con tappe a Sarroch, Villa d'Orri e Su Loi

Erano tanti i fedeli che ieri sera hanno accompagnato il simulacro del Martire lungo il tragitto della processione che costeggia il mare.
Dietro Sant'Efisio si cammina a rilento, i passi affondano uno dietro l'altro sulla sabbia e, d'improvviso, si sente la fatica accumulata seguendo il simulacro in questo lungo pellegrinaggio. Sulla strada sino agli scavi di Nora, per poi continuare sulla spiaggia. Erano tanti i fedeli che ieri sera hanno accompagnato il simulacro del Martire guerriero lungo il tragitto della processione che costeggia il mare.
I NUVOLONI Una leggera brezza che soffia verso terra regala un piacevole profumo di mare, il cielo è scuro e minaccia pioggia da un momento all'altro: nonostante tutto, nessuno ha paura dei nuvoloni che campeggiano sulla chiesetta di Nora. «Se piove ci bagniamo, non è un problema», dicono Graziella Olla di Pula e Annamaria Stara di Gonnesa. «Non ci perdiamo mai la processione in spiaggia, nemmeno quando il tempo non è dei migliori. Domani accompagneremo Sant'Efisio sino a La Maddalena spiaggia».
I FEDELI Chi è troppo stanco per seguire la processione sino agli scavi e poi muovere i passi sulla sabbia per terminare il percorso che riporta al piccolo tempio, attende di vedere il santo ai bordi della spiaggia. «Sono trascorsi cinquant'anni dall'ultima volta che ho visto la processione di Nora», racconta Efisio Podda di Cagliari. «Ricordo che qui c'era soltanto la chiesetta. Oggi lo scenario è completamente diverso, ma il sapore della festa non è cambiato».
LA PROCESSIONE Quando la processione sulla spiaggia ritorna al punto di partenza, l'interno della piccola chiesa che ospita la cripta dove un soldato romano divenne martire, è zeppa di fedeli. Qualcuno rivolge una preghiera silenziosa al santo, qualcun altro accende una candela. L'odore della cera invade la cappella sotterranea, le fiamme dei ceri riscaldano l'aria e i fedeli si trattengono in quell'ambiente angusto per pochi istanti. «Non siamo molto cattolici ma il sentimento che ci lega a Sant'Efisio è davvero forte», raccontano i coniugi Giuseppe Fois e Teresa Pandino: «Questo santo ha la capacità di unire la gente proveniente dai diversi ceti sociali. Almeno durante la festa di Sant'Efisio, poveri e ricchi ricoprono tutti lo stesso ruolo, quello di fedeli».
IL RIENTRO È sera tarda quando il Santo lascia la chiesetta di Nora per raggiungere Pula sotto la pioggia. Questa mattina il viaggio di ritorno a Cagliari con tappe a Villa San Pietro, Sarroch, Villa d'Orri e Su Loi.
IVAN MURGANA

04/05/2010