Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una Fiera per le isole del Mediterraneo

Fonte: L'Unione Sarda
3 maggio 2010

Il nuovo ruolo della sessantaduesima rassegna campionaria inaugurata ieri dalle autorità

In vetrina tutte le regioni italiane e 30 nazioni: 650 espositori

Stand aperti al pubblico sino al 10 maggio. Il sindaco: «È una nostra speranza di crescita».
La rassegna campionaria della Sardegna ha le carte in regola per diventare la Fiera delle isole del Mediterraneo. È questo il ruolo al quale l'ha candidata ieri l'assessore regionale Gabriele Asunis, intervenuto all'inaugurazione della 62ma edizione in rappresentanza del governatore Cappellacci: «Proprio il ruolo che il presidente della Regione ha assunto nell'organismo che a livello europeo coordina le sinergie delle realtà insulari mediterranee ci potrà aiutare a conseguire questo ruolo-guida negli scambi in un'area così importante a livello economico e commerciale».
PROSPETTIVE In attesa di crescere, magari contando su una maggiore integrazione con la città e sul tanto atteso accesso dal lato mare (a proposito sono in esposizione i progetti vincitori del concorso d'idee), ieri la Fiera ha aperto i battenti (sino al 10 maggio) ai suoi primi visitatori. In mattinata, davanti a un parterre composto dalla autorità civili, politiche e religiose, il presidente dell'Azienda speciale Gianni Biggio aveva tagliato per primo l'ideale nastro celebrativo: «È vero che da anni attendiamo di poter fare il salto di qualità a livello infrastrutturale - ha ammesso - ma nel frattempo abbiamo mostrato di reggere il confronto con le altre realtà europee, confermandoci polo di attrazione nei confronti di un'economia che, seppur indebolita dalla crisi, cerca di confermarsi viva».
NUMERI A suffragio della sua tesi il presidente ha voluto portare i numeri, in crescita nell'edizione 2010: «Nel giorno dell'inaugurazione possiamo contare su 650 espositori, contro i 567 dello scorso anno - ha rimarcato - con 30 Paesi rappresentati e aziende che arrivano da tutte le regioni italiane». Ma è inutile nascondere che non tutto va per il verso giusto: «Nel 40 per cento degli stand quest'anno troveremo facce nuove e imprese non rappresentate lo scorso anno - ha concluso - questo significa che la situazione non è comunque facile: in tanti sono stati costretti a chiudere. Ma fortunatamente altri hanno preso il loro posto».
IMPRESE Della capacità di fare sistema fin qui mostrata dal settore delle piccole e medie imprese («e da gran parte delle istituzioni politiche») ha parlato invece il presidente della Camera di commercio Giancarlo Deidda: «Senza i provvedimenti adottati dalla Regione e lo spirito di adattamento mostrato dalle aziende sarde la crisi si sarebbe sentita molto di più: difendere la Fiera, esaltarne le potenzialità e progettare una sua crescita significa scommettere sul sistema-Sardegna. Ma questo si può fare solo se le infrastrutture da tempo promesse, vedi gasdotto dall'Algeria, diventeranno realtà in tempi brevi».
COMUNE Il sindaco Emilio Floris ha puntato sull'internazionalizzazione della città, da raggiungere anche con strumenti come quello della Fiera: «Le nostre speranze di crescita sono legate al ruolo che sapremo ritagliarci tra le capitali del Mediterraneo - ha ribadito - per questo ho sempre visto con grande favore i progetti per una migliore organizzazione dello spazio espositivo, per una sua apertura verso il mare. Novità che ci metterebbero in condizioni di valorizzare ancora di più il nostro litorale, recuperando strutture storiche e funzionali come il capannone Nervi». Ambizioni da contestualizzare in una situazione cristallizzata, che non sembra deporre a favore di svolte in tempi brevi: «Eppure abbiamo il dovere di crederci, di investire in infrastrutture. La crisi passerà, le nuove opere resteranno». Da Angela Quaquero, vicepresidente della Provincia, è arrivato invece un riconoscimento «al ruolo delle donne e alla capacità delle aziende del Cagliaritano e dell'Isola di restare sul mercato, tra tradizione e innovazione». Subito dopo il tradizionale giro per gli stand, con particolare attenzione a quello voluto dal Gal e dalla Provincia d'Ogliastra (con il supporto dell'Aspen della Camera di commercio di Nuoro): «Una presenza istituzionale gradita e capace di promuovere un intero territorio», ha sentenziato il presidente Biggio.
ANTHONY MURONI

01/05/2010